Musica

Carmen Consoli suona a Cagliari: tre concerti al Teatro Massimo per il tour «Amuri Luci 2025» Il 18 e 19 dicembre alle 21 e il 20 dicembre alle 18.30 la cantautrice catanese sarà in città

Torna in città Carmen Consoli, e lo fa con una tripletta di appuntamenti molto attesi: il 18 e 19 dicembre alle 21 e il 20 dicembre alle 18.30 la cantautrice catanese porterà sul palco del Teatro Massimo il suo nuovo spettacolo “Amuri Luci – Tour 2025”, organizzato da Sardegna Concerti e dall’Associazione Culturale Il Jazzino.

Una serie di concerti che ha già conquistato le principali città italiane e che ora approda anche nel capoluogo sardo, dove il pubblico potrà ritrovare l’artista nella sua dimensione più intima e suggestiva.

Reduce da anni di progetti importanti seguiti alla pubblicazione del suo ultimo album di inediti, Consoli ha scelto di riportare al centro l’acustica calda delle sale teatrali, dando vita a uno spettacolo in cui la ricerca musicale si intreccia con la profondità delle sue radici.

Il tour prende infatti il nome dal disco «Amuri Luci», primo capitolo di una trilogia dedicata alle tre anime artistiche della musicista: le radici mediterranee, la matrice rock e il cantautorato più personale.

Un album cantato prevalentemente in siciliano, arricchito da inserti in arabo, latino e perfino greco antico, registrato in presa diretta nella sua casa di campagna. Un lavoro di grande cura anche negli arrangiamenti e nella scelta degli strumenti, che restituisce un suono autentico e stratificato.

Un viaggio nei secoli, dalle dominazioni arabe a quelle greche, fino all’eredità romana e normanna: è questo il percorso evocato dal disco e dal live, che accende i riflettori sulle contaminazioni culturali che hanno costruito l’identità della Sicilia.

Per Carmen Consoli, però, il palco non è solo luogo di rappresentazione: è spazio di sperimentazione, laboratorio di nuovi linguaggi, terreno creativo in cui la sua musica può trasformarsi e trovare nuove forme.

E così, tra richiami alla musica popolare, al rock anni Settanta, all’indie anni Novanta, al blues e alla canzone d’autore, l’album – e con esso il tour – si presenta come una sintesi armonica delle molte anime che convivono nella sua produzione. Un ritorno alle origini ma anche uno sguardo avanti, in un percorso che continua a raccontare, con autenticità e sensibilità, la storia della sua terra e della sua evoluzione artistica.


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