Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2026-2028 e l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione, confermando anche per quest’anno una gestione finanziaria improntata alla tempestività, alla stabilità e alla sostenibilità.
«Ringrazio i consiglieri per la sensibilità dimostrata nell’affrontare quest’ultimo Bilancio della Consiliatura – ha dichiarato il sindaco Graziano Milia durante la seduta –. Abbiamo lavorato con impegno, perché viviamo tempi complessi e la democrazia richiede attenzione e responsabilità. È necessario portare avanti le attività avviate, patrimonio comune di questo Consiglio, continuando a lavorare con determinazione per il bene della città».
Lo schema di bilancio, adottato dalla Giunta il 27 novembre scorso nel pieno rispetto delle scadenze ministeriali, consolida una prassi virtuosa mantenuta durante l’intero quinquennio 2021-2025 e consente di rendere operative le risorse già dai primi giorni del nuovo anno.
La manovra complessiva ammonta a 160,9 milioni di euro per il 2026, 137,9 milioni per il 2027 e 124,1 milioni per il 2028, derivanti da entrate proprie e trasferimenti statali e regionali. Il bilancio garantisce equilibrio finanziario su tutto il triennio e copertura integrale delle spese obbligatorie e dei servizi essenziali.
Sul fronte fiscale, l’amministrazione conferma la stabilità delle aliquote per IMU, Addizionale IRPEF, TARI, Canone Unico Patrimoniale e Imposta di soggiorno, evitando nuovi aggravi per cittadini e imprese.
Tra le principali entrate tributarie, si segnalano un gettito IMU pari a 9,75 milioni di euro, una previsione TARI di 14,5 milioni di euro e un’Addizionale IRPEF di circa 7 milioni di euro.
In questo contesto rientra anche il progetto InnovaQuartu, basato sul partenariato pubblico-privato, per migliorare la gestione delle principali entrate comunali e della sosta a pagamento, potenziando l’efficienza amministrativa e il contrasto all’evasione.
Il bilancio prevede inoltre una significativa stagione di investimenti pubblici, sostenuta da trasferimenti regionali e metropolitani, con interventi su patrimonio, impianti sportivi, cultura, viabilità e riqualificazione urbana, concentrati soprattutto negli anni 2026 e 2027.
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