
In occasione del presepe 2025, le delegazioni di Confartigianato Sud Sardegna e Coldiretti Iglesias-Carbonia hanno consegnato al vescovo, Mario Farci, due nuove statuine che rappresentano il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni. L’iniziativa, giunta al sesto anno consecutivo, vuole valorizzare temi come integrazione, inclusione, sicurezza e dignità del lavoro, ricordando che dietro ogni impresa ci sono persone, famiglie e storie.
Le figure, donate nella sede arcivescovile dai rappresentanti delle due associazioni, Pietro Paolo Spada, Beppe Vella, Antonello Ecca e Gianluigi Loru, simboleggiano mestieri e valori etici e sociali che tengono unita la comunità, sottolineando il legame tra economia reale e vita quotidiana. Ogni dettaglio delle statuine richiama l’umanità dei mestieri e l’impegno dei lavoratori nella società contemporanea.
Dal 2020, il presepe realizzato da Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola ha progressivamente arricchito la scena con personaggi contemporanei: dall’infermiera con la mascherina anti-Covid, all’imprenditore tecnologico, fino all’imprenditrice che cura il verde, all’apprendista e alla giovane casara. Ogni anno, la Natività diventa così un ponte tra fede e quotidianità, tra spiritualità e impegno civile, raccontando anche mestieri e fatiche della comunità.
«Ogni anno– hanno spiegato i rappresentanti di Confartigianato e Coldiretti – cerchiamo un personaggio che parli al presente e al futuro. La Natività è un luogo in cui la comunità intera si ritrova, e il presepe diventa occasione per ribadire l’importanza della sicurezza e della dignità del lavoro”.
Le associazioni sottolineano che le imprese locali rappresentano presidi di competenze e solidarietà, in cui tradizione e innovazione convivono quotidianamente, creando valore per tutta la comunità.
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