
Si è appena conclusa la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi presso la cappella del Seminario, concelebrata da diversi sacerdoti direttori degli uffici della Curia. L’occasione ha offerto un momento di riflessione sul senso del Natale – che quest’anno coincide con il periodo conclusivo dell’Anno Giubilare – e di scambio di auguri tra l’arcivescovo, i direttori e i collaboratori degli stessi uffici prima della pausa natalizia.
«Celebriamo il dono di Dio che trasforma la nostra esistenza e ci apre a una vita nuova – ha ricordato l’arcivescovo –. La nascita di Gesù ci insegna che le grandi cose non dipendono dai nostri meriti, ma dall’umiltà e dal sì al progetto di Dio». Mons. Baturi ha anche richiamato la figura di Maria, modello di servizio: trent’anni dedicati a prendersi cura del Figlio, alla sua crescita. Questo è un esempio di amore e dedizione che Dio apprezza: servire gli altri con umiltà. La sua virginità e il proteggimento di chi serve diventano così segni di grandezza, insegnandoci a porre il bene altrui prima del nostro.
Come ha sottolineato l’arcivescovo, anche oggi siamo chiamati a partecipare a questo annuncio, lasciandoci guidare da Cristo e dalla sua misericordia. La nascita di Cristo è un segno di speranza: ogni gesto d’amore e di servizio è testimonianza concreta della sua presenza tra noi.
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