
Villa Devoto
Vertice di maggioranza convocato per oggi alle 18 a Villa Devoto. La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha chiamato a raccolta i segretari dei partiti del campo largo per affrontare uno dei dossier più delicati di questa fase di legislatura: la nomina dei dodici direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie della Sardegna.
Sul tavolo c’è il rebus apertosi dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato i commissariamenti dei vertici sanitari disposti dall’attuale giunta regionale. Un pronunciamento che ha fatto saltare l’impianto della legge 8 e riportato il sistema in una situazione di forte incertezza gestionale. La governatrice, che mantiene l’interim della sanità, è determinata a chiudere la partita entro la fine dell’anno, ma la strada appare in salita.
All’interno della maggioranza le posizioni restano distanti. In particolare il Partito democratico, che già a suo tempo non aveva condiviso l’azzeramento dei precedenti direttori generali — espressione del centrodestra — voluto dalla presidente Todde e dall’allora assessore Armando Bartolazzi, frena sull’accelerazione impressa dalla presidenza. I dem chiedono un parere giuridico autorevole, che la Regione è ancora in attesa di ricevere, e senza il quale non sono disposti ad avallare le nuove nomine.
Nel frattempo i direttori generali rimossi dopo l’approvazione della legge ora parzialmente cassata si preparano a presentare ricorsi per ottenere il riconoscimento delle mensilità di stipendio non percepite, con il rischio di aprire un ulteriore fronte giudiziario.
Sul versante dell’opposizione il centrodestra si muove compatto e chiede che la presidente riferisca al più presto in VI Commissione Sanità, per la quale è stata sollecitata una convocazione urgente. L’offensiva della minoranza si estende anche a Roma. Il presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Ugo Cappellacci, ha infatti presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere una verifica dei livelli essenziali di assistenza e valutare, in ultima istanza, l’esercizio dei poteri sostitutivi del Governo fino al commissariamento della sanità sarda.
Secondo il deputato di Forza Italia, già presidente della Regione, «la situazione determinata dalla gestione della presidente Alessandra Todde ha prodotto un vuoto di governance senza precedenti: aziende sanitarie prive di una guida pienamente legittimata, catene decisionali incerte, atti esposti al rischio concreto di annullamento o nullità». Uno scenario che, sottolinea Cappellacci, «non è astratto, ma realistico e prevedibile».
Il vertice di oggi sarà dunque un passaggio cruciale per capire se la maggioranza riuscirà a trovare una sintesi su una questione che incide direttamente sulla tenuta del sistema sanitario regionale.
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