
Si è svolta questa sera, martedì 6 maggio, nella Cattedrale di Cagliari la Messa per l’elezione del Papa presieduta dall’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi.
Le parole
Una celebrazione molto partecipata, accompagnata dal coro diretto da mons. Fabio Trudu.
La Messa si è aperta con il ringraziamento rivolto dall’arcivescovo alla chiesa diocesana per aver risposto all’invito alla preghiera unanime per chiedere «un Papa santo, vigile e dedito interamente alla cura del suo popolo, perché sappia illuminarlo con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza della vita”. Un Papa, ha proseguito l’arcivescovo, “che sia una roccia, principio di unità, fondamento che permette alla Chiesa di edificarsi nella fedeltà».
Ancora, il legame tra preghiera e speranza, e quello tra santità e libertà richiamato dall’arcivescovo, affinché «il Signore sostenga la libertà di chi è scelto per accettare questo compito».
Una celebrazione che è «un’attesa di un dono che non conosciamo ancora ma che, poiché è accettato nella fede, ci impegniamo ad accogliere». Come richiamato dall’arcivescovo la preghiera per il nuovo Papa ci impegna in una promessa, quella correlata a una Chiesa «che sia unità di fede, speranza nella comunione e misericordia». Infine, l’auspicio che il Papa eletto sia segno di comunione, misericordia, salvezza per gli uomini, liberazione «affinché questi ultimi possano conoscere la gioia liberante del Signore risorto». Una esortazione ripetuta prima della benedizione finale, con la richiesta dell’arcivescovo di continuare a pregare nei prossimi giorni, in attesa dell’elezione del Pontefice.
Una celebrazione che è «un’attesa di un dono che non conosciamo ancora ma che, poiché è accettato nella fede, ci impegniamo ad accogliere». Come richiamato dall’arcivescovo la preghiera per il nuovo Papa ci impegna in una promessa, quella correlata a una Chiesa «che sia unità di fede, speranza nella comunione e misericordia». Infine, l’auspicio che il Papa eletto sia segno di comunione, misericordia, salvezza per gli uomini, liberazione «affinché questi ultimi possano conoscere la gioia liberante del Signore risorto». Una esortazione ripetuta prima della benedizione finale, con la richiesta dell’arcivescovo di continuare a pregare nei prossimi giorni, in attesa dell’elezione del Pontefice.
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