
Uno scorcio di Cala Reale nell’isola dell’Asinara | Foto Sardegna Turismo
La Regione chiede lo stop all’affitto dei beni pubblici statali presenti nell’isola. Dopo l’annuncio dell’Agenzia del Demanio, da via Roma sono arrivate le parole dell’assessore regionale all’Urbanistica Francesco Spanedda per richiedere il rispetto dello Statuto autonomo: quei beni – affermano dalla Regione – devono essere trasferiti gratuitamente alle istituzioni sarde.
I fatti
«È tempo – ha affermato Spanedda – che lo Stato rispetti quanto previsto dallo Statuto speciale della Sardegna: i beni che non sono più utili alle funzioni governative devono essere trasferiti alla Regione, come stabilito dall’articolo 14 dello Statuto. Questo principio deve essere applicato sempre e non in maniera discontinua e parziale, come è spesso avvenuto fino ad ora».
Lo scorso 9 maggio l’Agenzia per il Demanio aveva diramato un bando di 383 proprietà, allo scopo di recuperarle e riutilizzarle. Tra queste anche cinque beni situati in Sardegna tra cui l’ex batteria militare di Capo d’Orso a Palau e quella di Poggio Rasu a Caprera, l’ex Intendenza di Finanza di Sassari e due immobili nel centro di Cala Reale sull’isola dell’Asinara. Proprietà dal potenziale rilevante, che hanno fatto propendere lo Stato per la ricerca di investitori privati. Ignorando però, secondo Spanedda e la maggioranza che sostiene la Giunta Todde che ha già presentato una mozione unitaria, le prerogative regionali.
La richiesta
«È urgente avviare – ha proseguito Spanedda – un confronto politico-istituzionale per definire modalità chiare e rapide di trasferimento dei beni. Chiediamo che quelli inclusi nel programma Crea Valore, evidentemente ormai non più funzionali allo Stato, siano assegnati al patrimonio regionale». La funzionalità del confronto con lo Stato passa però anche da un rafforzamento delle normative regionali, a partire dall’articolo 14 che prevede il trasferimento gratuito dei beni non più utilizzati dallo Stato alla Regione. «Siamo fermamente intenzionati – conclude Spanedda – ad avviare già nelle prossime settimane col Consiglio Regionale della Sardegna, e in particolare con le Commissioni competenti in materia, un percorso per approvare quanto prima una legge regionale che renda pienamente attuativo l’articolo 14, affinché la Sardegna possa finalmente esercitare a pieno titolo la sua autonomia e valorizzare il proprio patrimonio nell’interesse dei cittadini. Oltre a ciò, stiamo studiando una serie di revisioni normative per favorire il passaggio dei beni che la Regione ha acquisito dallo Stato e dagli Enti agli Enti locali e ai cittadini».
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