
L’ospedale Businco
Tempi di attesa lunghi per i pazienti, turni massacranti per i lavoratori, dai medici, agli infermieri, fino agli operatori socio-sanitari. Il sindacato USB denuncia ancora una volta le condizioni dell’ospedale Businco di Cagliari, tornato al centro delle cronache dopo l’esposto presentato dalla famiglia di un paziente oncologico deceduto a luglio scorso e che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Questura di Cagliari, caso raccontato da L’Unione Sarda. Un episodio che, secondo l’USB, testimonia le difficoltà vissute da tutte le parti in causa nel nosocomio cagliaritano.
La nota
«Il reparto di degenza di oncologia medica, così come tutti gli altri, deve seguire quotidianamente un gran numero di pazienti. La scarsità di personale rende la situazione insostenibile – ha chiarito in un comunicato riportato da Ansa il referente aziendale di USB Sanità Gianfranco Angioni – I professionisti del settore, nonostante siano sottodimensionati, vivono sulla propria pelle il dolore di un sistema oncologico che fatica a funzionare a livello regionale. Questa condizione richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni».
Alle difficoltà nel portare avanti il proprio lavoro si sono aggiunte, secondo Angioni, quelle strutturali che avevano portato a tensioni tra Asl, medici e Regione già nei mesi scorsi. «Le problematiche si amplificano ulteriormente con il riordino chirurgico avviato per i lavori delle sale operatorie, finanziati con fondi del PNRR. Questi lavori hanno ampliato ulteriormente le lunghe liste d’attesa. È fondamentale che le autorità competenti predispongano l’ampliamento delle dotazioni organiche, finanzino con risorse certe le assunzioni e vigilino sullo stato dei lavori che hanno precluso diverse specialistiche chirurgiche all’interno del Businco. Solo in questo modo potremo garantire che tutte le articolazioni aziendali, inclusa la Struttura Complessa delle Professioni Sanitarie, non siano costrette a compiere miracoli – ha concluso Angioni – Le istituzioni devono accelerare il potenziamento delle cure oncologiche territoriali e dotarsi di tutti gli strumenti necessari affinché operatori e pazienti possano ricevere il giusto rispetto e la dignità che meritano».
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