
Una manifestazione pro-Palestina (foto Ansa)
Con un ordine del giorno votato a maggioranza, il Consiglio comunale di Cagliari ha preso una posizione netta sulla crisi in Medio Oriente, condannando le violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi. Il documento, promosso dalle forze di maggioranza – Sinistra Futura, Partito Democratico, Partito Progressista, M5s, Avs e Orizzonte Comune – impegna l’Amministrazione a sospendere ogni rapporto commerciale in essere con soggetti economici israeliani coinvolti nel conflitto.
L’ordine del giorno recepisce anche le sollecitazioni provenienti da associazioni, cittadini e movimenti, che chiedevano una presa di posizione istituzionale a favore della pace e del rispetto del diritto internazionale. «Cagliari non può rimanere indifferente di fronte alla tragedia che si sta consumando in Palestina», ha affermato in Aula la consigliera Laura Stochino, prima firmataria del documento. «Questo atto è un segnale politico chiaro: chiediamo giustizia, rispetto della legalità internazionale e la fine di ogni forma di complicità».
Oltre alla sospensione dei rapporti economici, il Consiglio comunale invita il Governo italiano e l’Unione Europea ad agire in modo più deciso per proteggere i civili, garantire la liberazione degli ostaggi e ristabilire il rispetto del diritto internazionale. L’Amministrazione viene inoltre sollecitata a promuovere iniziative culturali e informative per diffondere i valori della pace, della solidarietà e dei diritti umani.
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