La decisione

Cagliari, fronte mare cambia volto: maxi parco urbano entro il 2029 Il Comune dice sì al piano portuale ma ponendo condizioni legate allo sviluppo di parchi, eventi e nuove connessioni urbane

Una veduta aerea della città

Il fronte mare di Cagliari potrebbe trasformarsi radicalmente con la creazione di un grande parco urbano capace di ospitare eventi e concerti fino a 30mila persone. È questa la proposta contenuta nel Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, sul quale il Consiglio comunale ha espresso parere favorevole ma condizionato. L’atto, approvato nei giorni scorsi, rappresenta la cornice di pianificazione per il futuro dei porti sardi e individua funzioni, collegamenti e vocazioni delle aree portuali.

Secondo il Comune, i moli Sabaudo e Rinascita, che entro il 2029 dovrebbero essere liberati dai traffici marittimi, sono destinati a diventare il cuore del nuovo parco attrezzato, con spazi culturali e aree dedicate a grandi manifestazioni. L’attenzione è rivolta anche a Bonaria e alle aree comprese tra il canale di Terramaini e l’Ammiragliato, già considerate zone di interazione porto-città: l’obiettivo è completare e valorizzare percorsi, connessioni e collegamenti con l’area ex fieristica e le principali piazze cittadine.

Tra le richieste dell’aula figurano inoltre l’inserimento di Giorgino e del Villaggio dei Pescatori nel sistema di interazione con il porto, con la previsione di un ponte ciclopedonale, e la trasformazione dell’ex centrale di Santa Gilla in parco ambientale e archeologico. Infine, il Consiglio chiede che il Liceo Alberti resti per almeno cinque anni nella sede attuale, in attesa di una soluzione logistica definitiva.


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