Politica

Cagliari, la politica isolana dice no alla centrale fotovoltaica sul Colle di Sant’Ignazio La Regione e il sindaco Zedda usano parole nette, Pittalis annuncia un'interrogazione al ministro Crosetto

Il colle di Sant’Ignazio | Wikipedia

La politica regionale si unisce a prescindere dalle appartenenze politiche sulla questione del possibile parco fotovoltaico sul Colle di Sant’Ignazio, a Sant’Elia. La notizia di un bando della società Servizi Difesa, che fa capo direttamente al Ministero guidato da Guido Crosetto, ha portato diversi esponenti di diversi partiti politici a prendere posizione contro questa opportunità.

Il progetto

Trentasette gli ettari di territorio al momento sotto controllo del Demanio militare che sarebbero coinvolti dal progetto di una centrale fotovoltaica, parte di un progetto di livello nazionale che prevede la trasformazione delle aree militari che, secondo la ricostruzione della società, sarebbero idonee a qualsiasi trasformazione. Le istituzioni isolane hanno però sottolineato diverse criticità, a partire dallo scontro con diverse normative di materia paesaggistica.

No deciso

Sul tema, durante la mattinata in cui il ministro Crosetto si trovava alla base di Decimomannu insieme al Presidente della Repubblica Mattarella, si è espresso direttamente il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. «È inverosimile – ha affermato il primo cittadino cagliaritano – che possa essere realizzato un parco fotovoltaico sulla sommità del colle di Calamosca, Sant’Elia e della Serra del Diavolo. Allo stesso tempo – ha precisato Zedda – si tratta di una porzione di territorio che dovrebbe essere anche ceduta alla Regione e di questo infatti dobbiamo anche discutere tra Regione, Comune e ovviamente Demanio per la gestione con percorsi verdi: questa è la sua destinazione non certo ospitare pannelli fotovoltaici». La voce di Zedda si è unita così a quelle della presidente della Regione Todde, del presidente del Consiglio Regionale Comandini e dell’assessore regionale all’Urbanistica Spanedda: «A tutela del valore ambientale, paesaggistico e simbolico del Colle di Sant’Elia – aveva affermato Spanedda – chiediamo con fermezza l’immediata cancellazione dell’area dalla manifestazione di interesse».

A dar manforte alle richieste di chiarimenti è arrivato anche il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che ha annunciato una interrogazione in Parlamento al ministro Crosetto. «Sono procedure che nascono dalla burocrazia ministeriale, che spesso ignora casi come quello di Sant’Elia. Presenterò un’interrogazione: bisogna chiarire l’origine di questo bando e se ci sono state dimenticanze», ha affermato il deputato nuorese riportato da L’Unione Sarda. 


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