La decisione

Cagliari, regolamento di sicurezza urbana: eliminato il divieto di bivacco ed elemosina Dopo un acceso dibattito in Consiglio regionale, cassato il discusso articolo 7

Dopo una lunga discussione in Aula, il Consiglio comunale di Cagliari ha cassato l’articolo 7 del regolamento di sicurezza, varato nella scorsa consiliatura a guida Truzzu che prevedeva il divieto assoluto all’utilizzo di uno spazio pubblico come luogo di dimora anche occasionale o temporanea, oltre che quello di elemosina in situazioni specifiche. Una scelta politica che durante il dibattito ha sottolineato la diversità di vedute sul tema.

«La soluzione ai malesseri della società non è la criminalizzazione dei poveri ma azioni concrete di contrasto alla povertà e alla marginalità. Per noi è prioritario conciliare sicurezza e bene comune. Non vogliamo essere una città che esclude e ‘sposta’ le persone più fragili e in difficoltà, ma una città e comunità che si prende cura e include», si legge in una nota del centrosinistra cittadino che guida politicamente la città. La proposta, che ha avuto come primo firmatario il consigliere dei Progressisti Matteo Massa, è stata votata positivamente da diciotto consiglieri, otto invece i voti contrari, computo a cui si aggiunge una astensione. «La legislazione vigente indica i comportamenti sanzionabili e perseguibili, non c’è bisogno di regolamenti che individuano le persone in condizioni di estrema povertà e disagio sociale, senza dimora e mendicanti, come categoria umana responsabile di tali comportamenti e di un problema di insicurezza – ha sottolineato Massa – La sicurezza e il decoro urbano vanno necessariamente coniugati e perseguiti con interventi di emancipazione dalla povertà e dal bisogno. Interventi che il Comune sta portando avanti con decisione e competenza».

Rimane critico, invece, il centrodestra cittadino, che ha espresso forte preoccupazione. «Si tratta di un errore – si legge in una nota – che rischia di peggiorare la situazione, non di risolverla. Quelle norme non erano perfette e andavano certamente migliorate, ma eliminarle del tutto significa privare le forze dell’ordine di uno strumento operativo utile a intervenire in contesti spesso segnati da forte vulnerabilità e disagio. La Giunta – prosegue il centrodestra cagliaritano – non offre alcuna alternativa concreta per affrontare un’emergenza sociale ormai evidente in diverse zone della città».


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