Turisti alle prese con le ondate di calore
Nei prossimi anni le temperature medie in Sardegna subiranno un aumento di 1,5 gradi, mentre le ondate di calore faranno registrare un incremento che potrà arrivare al 105% o addirittura al 106% a seconda degli scenari, con una crescita anche del numero delle “notti tropicali”, ovvero le notti in cui la temperatura minima non scende sotto i 20°C.
È quanto si legge nel «Quadro climatico per il periodo di riferimento e proiezioni climatiche attese per la Sardegna», elaborato per la Regione dalla Divisione Modelli Regionali ed Impatti geo-idrologici della Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, nell’ambito della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
Il documento, molto tecnico, analizza il clima dell’isola esaminando dati passati, situazione attuale e scenari futuri. Due le ipotesi prese in esame: la prima, lo Scenario RCP4.5, «ottimistico», ipotizza interventi efficaci per ridurre i gas serra; la seconda, Scenario RCP8.5, «pessimistico», considera azioni inadeguate o irrilevanti, con concentrazioni di CO₂ triplicate o quadruplicate entro il 2100.
In entrambi gli scenari è atteso un aumento della temperatura media (1,3°C nello scenario RCP4.5 e 1,5°C nello scenario RCP8.5), e degli estremi di temperatura massima e minima, con incrementi tra 1,4°C e 1,6°C. È inoltre previsto un aumento delle ondate di calore da 7 a 86 giorni e una crescita percentuale del numero di questi eventi del 105% e 106%, con notevole variabilità spaziale.
Secondo gli esperti, «le analisi evidenziano un generale aumento della temperatura media e, su gran parte della regione, degli estremi di temperatura massima e minima, dei periodi con temperature elevate, della frequenza degli eventi estremamente caldi e delle notti tropicali».
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