Campo Caritas, mons. Baturi: «La compassione è una legge del cuore» Al via ieri la XIII edizione dell’iniziativa con la messa presieduta dall’arcivescovo. Presenti circa 110 giovani di una ventina di nazionalità

Si è aperto ieri il XIII Campo internazionale della Caritas diocesana “Segni di speranza”, con la messa presieduta dall’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi. Al centro dell’omelia pronunciata davanti ai circa 110 partecipanti di una ventina di nazionalità diverse l’invito alla compassione autentica, a un amore concreto, vissuto nel quotidiano e rivolto al prossimo.

«Cosa devo fare per raggiungere l’altezza della vita vera?» – ha chiesto l’arcivescovo durante la celebrazione, riflettendo sul cammino spirituale e umano di ciascuno. «Il Vangelo ci offre la risposta: amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze. Ma questo amore non è astratto – ha proseguito – prende forma nella compassione verso chi ci sta accanto». E la compassione «è una legge del cuore – ha detto – non una prescrizione esterna. È ciò che ci rende capaci di guardare l’altro e riconoscere in lui un fratello».

Riprendendo la parabola del Buon Samaritano, mons. Baturi ha ricordato come quest’ultimo «non si ferma a guardare, ma si lascia muovere dalla compassione. E in quel gesto di cura verso l’altro, nasce la vera fraternità». «La compassione non è un’emozione passeggera – ha aggiunto l’arcivescovo –  ma una scelta di vita. È una legge interiore che ci spinge a prenderci cura di chi soffre e, insieme, anche di noi stessi».

L’omelia è stata anche un invito a non considerare la distanza un ostacolo, ma un’occasione di avvicinamento. L’arcivescovo ha parlato del Campo Caritas come di uno spazio di Vangelo vissuto, un “esercizio spirituale e concreto”, che aiuta a riscoprire la bellezza del servizio e della prossimità. «Non siamo chiamati solo a osservare – ha detto – ma ad accorgerci del dolore dell’altro e a intervenire con gesti di amore reale».

A conclusione dell’omelia, l’invito a credere nella propria capacità di amare, a non rinunciare alla speranza che nasce da piccoli gesti di prossimità, e a costruire comunità fondate sulla misericordia.

Il Campo proseguirà fino al 20 luglio, ed è organizzato con il Centro Missionario Saveriano, Pastorale Giovanile e vocazionale, Seminario arcivescovile, realtà del Terzo settore e internazionali. Oggi la prima mattinata di servizio e nel pomeriggio l’incontro con il direttore Caritas don Marco Lai e con i referenti dei vari servizi e progetti per i più fragili.


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