Il caso

Caos voli e passeggeri bloccati, si riaccende lo scontro politico Dopo i disagi a Linate, maggioranza e opposizione attaccano Aeroitalia e mettono in dubbio la proroga

L’aeroporto di Cagliari-Elmas

Voli cancellati, ritardi infiniti e centinaia di passeggeri sardi bloccati a Linate con assistenza ridotta al minimo. È l’ennesima crisi del sistema di continuità territoriale, esplosa sabato notte per un guasto ai radar del Nord Italia. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, i cittadini sardi: circa 300 persone sono rimaste ferme per ore, molte hanno dormito in aeroporto o, peggio, sulle panchine dello scalo lombardo, senza ricevere comunicazioni né supporto.

«È inaccettabile che i sardi debbano subire disagi per problemi non dipendenti da loro», ha dichiarato l’assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca. Anche la maggioranza regionale si unisce alle proteste contro Aeroitalia, accusata di non aver saputo gestire l’emergenza. Durissima la denuncia del Pd: «Nessuna comunicazione ai passeggeri, un aereo è tornato in Sardegna vuoto».

Il caos ha riacceso il dibattito sulla proroga della continuità territoriale. Dopo i disservizi, non appare più scontata la conferma di Aeroitalia per altri sei mesi. «Non ci sono i margini per concedere la proroga – ha attaccato Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti – In tanti anni non ho mai visto un servizio così scadente».

Intanto, mentre a Cagliari la situazione sembra tornata alla normalità, a Linate molti passeggeri attendono ancora di partire. La mobilità dei sardi, diritto costituzionale, resta ostaggio di inefficienze e scarsa programmazione.


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