
L’impianto della Saras | Foto Cacip
Persistenti emissioni odorigene dalla raffineria Saras – ora di proprietà Vitol – continuano a rendere l’aria irrespirabile per i residenti di Capoterra e Sarroch. Denunce e segnalazioni ripetute hanno portato la vicenda all’attenzione prima dell’Arpas e ora del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha avviato il procedimento di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell’impianto. L’obiettivo è individuare le cause e porre fine al problema.
Secondo quanto riportato dall’Arpas, negli ultimi anni le torce della raffineria hanno spesso rilasciato fumi durante le fasi di riavvio della produzione, causando emissioni odorigeno. Tuttavia, a preoccupare i cittadini è la persistenza della puzza anche quando l’impianto sembrava funzionare normalmente. Le segnalazioni parlano di bruciore a gola e occhi, con cittadini costretti a barricarsi in casa.
In una nota del 29 ottobre, l’Arpas sottolinea che «negli ultimi mesi sono pervenute numerose segnalazioni dai Comuni di Sarroch e Capoterra riguardanti odori potenzialmente riconducibili alle emissioni della raffineria Sarlux». Le rilevazioni mostrano frequente attivazione delle torce, con «disagio olfattivo percepibile anche a considerevoli distanze dall’impianto».
I residenti hanno chiesto «controlli straordinari e monitoraggi ambientali trasparenti, nonché eventuali misure di tutela in caso di superamenti».
L’Agenzia rileva che le centraline per la qualità dell’aria non hanno registrato superamenti dei limiti normativi, sebbene siano state osservate leggere variazioni di alcuni composti organici volatili, come toluene e xyleni. Le concentrazioni di anidride solforosa risultano invece non significative.
Tuttavia, Arpas sottolinea che i monitoraggi non coprono tutte le sostanze responsabili degli odori e che i dati rilevati possono non rappresentare pienamente gli episodi di molestia olfattiva. Inoltre, la raffineria non dispone di sistemi di monitoraggio continuo delle emissioni odorigeno, che non sono previsti dall’attuale AIA.
Da qui la decisione del Ministero di rivalutare le prescrizioni sulle emissioni odorigene nell’ambito del riesame dell’AIA, che riguarderà la raffineria, l’impianto di gassificazione a ciclo combinato e gli impianti nord della Saras. L’obiettivo è garantire maggiore tutela della qualità dell’aria e della salute dei cittadini.
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