
Il numero dei detenuti in Sardegna supera quello dei posti a disposizione. Questo il quadro ricostruito attraverso l’analisi dei dati del Ministero della Giustizia da parte dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, guidata da Maria Grazia Caligaris.
I numeri testimoniano le difficoltà del sistema carcerario isolano: 2608 i detenuti presenti in Sardegna, a fronte di 2583 posti, con situazioni di sovraffollamento nelle carceri di Cagliari-Uta e Sassari-Bancali. «Mentre la regione – afferma Caligaris – in tutte le sue articolazioni amministrative e politiche nonché le associazioni cercano una strada di dialogo per evitare che il nuovo Padiglione del 41bis, appena concluso a Cagliari-Uta, sia riempito con altri 92 detenuti in regime di massima sicurezza, il Governo, attraverso il Ministero della Giustizia e il Dap, persegue il suo progetto di trasformazione della Sardegna in una servitù penitenziaria». I dati sottolineano la crescita della popolazione carceraria straniera nell’isola, aumentata del 36% in un anno, e di quella proveniente dalla penisola. Sono infatti 795 i detenuti stranieri, mentre 700 sono i detenuti per lo più siciliani e calabresi, secondo il report dell’associazione, che scontano la propria pena in regime di Alta Sicurezza. Una denuncia che apre nuovamente il dibattito sul rapporto tra Roma e Cagliari sul fronte della sicurezza e dei diritti dei detenuti e che, secondo Caligaris, dovrebbe essere affrontata sui tavoli nazionali e in occasione della Conferenza Stato-Regioni.
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
