
Foto Caritas Sardegna
La Delegazione regionale Caritas Sardegna ha presentato questa mattina il XX Report su povertà ed esclusione sociale e il IX Rapporto annuale, in vista della IX Giornata Mondiale dei Poveri, che si terrà il 16 novembre 2025, nel contesto del Giubileo “Pellegrini di Speranza”.
Contesto socio-economico
La povertà in Italia e in Sardegna si è ormai radicata. Nel 2024, il 9,8% degli italiani vive in povertà assoluta, mentre in Sardegna l’incidenza della povertà relativa è salita al 17,3%, coinvolgendo circa 128.000 famiglie, rendendo l’isola la quinta regione più povera d’Italia. Nonostante un aumento dell’occupazione dell’1,5%, l’inflazione continua a erodere il potere d’acquisto.
La crisi demografica è altrettanto preoccupante: la popolazione sarda è diminuita di 9.100 unità nell’ultimo anno e, se le tendenze attuali proseguiranno, potrebbe ridursi del 25% entro il 2055.
Chi chiede aiuto
Nel 2024 i Centri di ascolto Caritas hanno accolto 10.418 persone, con un leggero calo (-4,8%) rispetto al 2023. Di queste, il 63% sono italiani, il 52% donne, con un’età media di 49 anni. Quasi l’85% rientra nella fascia d’età lavorativa, ma il 50% è disoccupato.
Cresce il numero di persone sole, il 30,6%, prevalentemente uomini italiani. Il 79% ha un basso livello di istruzione, confermando il legame tra povertà economica ed educativa.
Bisogni e richieste
Le richieste di aiuto registrate nel 2024 sono state 63.647, in aumento rispetto all’anno precedente. L’87% riguarda beni materiali, soprattutto generi alimentari, seguiti da richieste per casa e bollette (4,9%). Complessivamente, gli interventi sono stati 83.677, con predominanza della fornitura di beni materiali (90%).
Le testimonianze
Il XX Report evidenzia che circa 145.000 sardi soffrono di depressione, e il numero di pazienti in cura per disturbi depressivi è triplicato tra il 2022 e il 2023. Ma a preoccupare non è solo la malattia: l’isolamento sociale che ne consegue rappresenta una sfida altrettanto grave. La Caritas interviene per colmare questo vuoto, accogliendo, ascoltando e accompagnando, costruendo legami duraturi.
Il IX Rapporto annuale, presentato in concomitanza, raccoglie storie di rinascita: persone che hanno superato traumi, difficoltà economiche e isolamento grazie all’accompagnamento della Caritas, a percorsi terapeutici, progetti di inclusione lavorativa e attività formative.
Oltre all’assistenza diretta, le Caritas promuovono servizi integrati, come il Poliambulatorio di Cagliari con oltre 70 medici volontari, e sviluppano progetti di rete sul territorio. Il messaggio è chiaro: anche nei momenti più difficili, ascolto, solidarietà e sostegno possono restituire dignità e speranza.
Povertà e salute mentale
Il focus “Fragili equilibri” approfondisce il legame tra disagio economico e sofferenza mentale, un fenomeno in crescita. Le difficoltà economiche aggravano i disturbi mentali, che a loro volta limitano la capacità lavorativa e l’accesso alle cure.
La Caritas propone di rafforzare la medicina di comunità, migliorare l’accesso ai servizi territoriali e combattere lo stigma legato alla povertà e alla malattia mentale.
Il richiamo alle istituzioni è chiaro: la povertà non è solo economica, ma multidimensionale, e richiede politiche integrate su lavoro, casa, salute, istruzione e famiglia. La Caritas invita a non limitarsi a essere un “paracadute” sociale, ma a diventare un vero “trampolino di speranza” per un futuro più giusto e solidale.
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