Regione

Caso Todde, mozione-lampo in Consiglio: la maggioranza chiede ricorso alla Consulta Approvata senza dibattito la mozione per sollevare conflitto di attribuzioni: l’opposizione abbandona l’Aula in segno di protesta

La presidente della Regione Alessandra Todde

Il caso legato alla possibile decadenza della presidente Alessandra Todde torna a scuotere il Consiglio regionale. Ieri, subito dopo l’approvazione del disegno di legge per il recepimento del decreto “Salva casa”, l’Aula ha dato il via libera a una mozione presentata dai capigruppo della maggioranza che impegna la Giunta a sollevare un conflitto di attribuzioni tra poteri davanti alla Corte Costituzionale.

Il ricorso, se presentato, sarà diretto contro la sentenza del Tribunale civile del 22 maggio, che ha respinto l’istanza della presidente Todde contro l’ordinanza ingiunzione del Collegio elettorale di garanzia.

La mozione è stata approvata senza alcun dibattito: appena il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, l’ha annunciata in Aula, i gruppi di opposizione hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. In pochi secondi il testo è stato approvato, in quello che molti hanno definito un vero e proprio blitz.

Un’azione giudicata anche superflua da alcuni osservatori, poiché la decisione di ricorrere alla Corte Costituzionale rientra esclusivamente tra le prerogative dell’Esecutivo, senza bisogno di un mandato formale da parte dell’Aula.


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