
Il prefetto Giuseppe Castaldo stamattina negli studi di Radio Kalaritana
Per combattere il fenomeno dell’usura serve un approccio integrato e multilivello, basato su prevenzione, informazione e conoscenza, e un’alleanza strategica che coinvolga tutte le realtà istituzionali e sociali. A spiegarlo stamattina ai microfoni di Radio Kalaritana il Prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, a margine della presentazione nella Curia arcivescovile dell’Osservatorio provinciale contro l’usura, uno strumento operativo fortemente voluto dalla Prefettura nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto al fenomeno. Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio Protocollo d’intesa territoriale sottoscritto pochi giorni fa tra la Prefettura, ABI Sardegna, la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano e la Fondazione Antiusura Sant’Ignazio da Laconi.
«Si tratta – ha spiegato il Prefetto Castaldo – di un protocollo operativo, che mette in rete realtà istituzionali e sociali per un’azione concreta e coordinata». L’Osservatorio nasce con l’obiettivo di monitorare il fenomeno dell’usura sul territorio, ma soprattutto di attivare percorsi di ascolto, prevenzione e informazione.
Un protocollo aperto, una rete da allargare
Il Prefetto ha sottolineato l’intenzione di allargare l’Osservatorio ad altri soggetti, a partire dai comuni – «primo presidio di ascolto sul territorio» – fino alle scuole e alle associazioni di categoria. Centrale il tema dell’educazione finanziaria, soprattutto nei confronti dei più giovani, spesso inconsapevoli e potenzialmente vulnerabili alle trappole del gioco d’azzardo e al rischio di cadere in situazioni di indebitamento pericoloso.
Informare per agire: in arrivo un Vademecum
Tra le prime iniziative annunciate c’è la realizzazione di un Vademecum informativo, pensato per chiarire, in modo semplice e accessibile, tutti gli strumenti, le opportunità e le procedure a disposizione dei cittadini e delle imprese per affrontare situazioni legate all’usura.
«Uno dei problemi più gravi è che il fenomeno non emerge nella sua reale portata – ha evidenziato Castaldo – a causa della vergogna o del timore da parte delle vittime. Ma denunciare è un dovere civico e, al tempo stesso, una condizione necessaria per accedere al Fondo di solidarietà».
Fondi di solidarietà e prevenzione: strumenti per il reinserimento
Il Prefetto ha ricordato i due principali strumenti già attivi:
- Il Fondo di Solidarietà, che supporta le vittime dell’usura in un’ottica di reinserimento economico e sociale;
- Il Fondo per la Prevenzione, gestito dal MEF, che offre prestiti a tasso zero tramite confidi per imprese e tramite associazioni, fondazioni per i cittadini in difficoltà. Tra queste, un ruolo centrale è svolto dalla Fondazione Sant’Ignazio da Laconi, riferimento a livello regionale nella lotta all’usura e nel supporto alle famiglie.
Una risposta multilivello per un fenomeno complesso
«Il contrasto all’usura – ha concluso il Prefetto – non può essere affidato solo a una risposta giudiziaria. Serve un approccio integrato, basato su prevenzione, informazione e conoscenza. Solo così si può costruire una risposta solida, coesa, efficace».
La giornata di oggi, come ribadito più volte durante il convegno, «non rappresenta un punto d’arrivo – conclude il Prefetto -, ma l’inizio di un percorso». Un’alleanza strategica tra istituzioni, mondo economico, scuola e Chiesa, per restituire fiducia alle comunità.
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