La decisione

Cisl Scuola: «Un contratto che riconosce il valore dell’istruzione» La segretaria Serra: «Un accordo che premia il lavoro e difende la scuola pubblica»

Un’aula scolastica

«Abbiamo sostenuto con convinzione la firma del contratto da parte dei nostri segretari nazionali, perché, in un momento in cui la scuola ha bisogno di risposte immediate, questa firma porta incrementi economici reali per tutto il personale, riconoscendo concretamente il lavoro di chi ogni giorno tiene aperte le scuole, in ogni ruolo». Così Maria Luisa Serra, segretaria regionale della Cisl Scuola Sardegna, commenta la sottoscrizione del nuovo Contratto nazionale 2022–2024 del comparto Istruzione e Ricerca, firmato da Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Anief e Snals.

Per il sindacato, si tratta di un passo avanti significativo, soprattutto in Sardegna, dove «la scuola è spesso l’unico presidio educativo e comunitario». Gli aumenti medi, come indicato dall’Aran, saranno di circa 140–150 euro lordi al mese, a seconda dei profili e dell’anzianità di servizio. «Un riconoscimento immediato e tangibile – sottolinea Serra –del valore del lavoro quotidiano nelle scuole sarde. Ogni investimento sulla scuola sarda ha un valore doppio: significa garantire istruzione, ma anche tenere viva la comunità».

L’accordo introduce anche «importanti miglioramenti normativi e professionali, rafforza le tutele e valorizza la specificità del lavoro scolastico». Ma, aggiunge la sindacalista, «è un punto di partenza, non di arrivo: continueremo a batterci per il pieno riconoscimento economico e professionale e per difendere la scuola pubblica nella sua funzione sociale e comunitaria».


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