Diocesi

La Chiesa si fa vicina alle vittime di abusi: la Veglia diocesana a Cagliari Domenica, nella chiesa di Cristo Re, una serata di preghiera aperta a tutta la comunità,

L’interno della chiesa di Cristo Re

La diocesi di Cagliari si prepara a celebrare domenica, 23 novembre, la Veglia diocesana per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, un momento di preghiera e riflessione in continuità con la Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi.

«Abbiamo celebrato la Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi – ha esordito Silvia Cocchiara, avvocata e referente del Servizio diocesano di tutela minori e persone vulnerabili, ai microfoni di Radio Kalaritana. «È un momento in cui la comunità ecclesiale vuole fare memoria e rinnovare il proprio impegno per garantire protezione e sicurezza ai più piccoli, ma non deve essere solo un appuntamento formale: ogni diocesi è chiamata a viverlo in modo concreto».

La Veglia si terrà nella chiesa di Cristo Re, a Cagliari, e «vogliono rendere visibile la vicinanza della Chiesa alle vittime», aggiunge Silvia. «È un invito aperto a tutta la comunità: famiglie, movimenti, parrocchie, associazioni. I minori sono ovunque ed è fondamentale che tutti si sentano coinvolti».

Il tema di quest’anno è «Generare relazioni autentiche». «È il tema proposto dal Servizio nazionale – continua Silvia – ed è quello che guiderà il cammino diocesano e regionale». «Il rispetto è centrale: è la base etica delle relazioni e ci chiede di avvicinarci alla vulnerabilità con delicatezza, imparando a chiedere permesso. Soprattutto con i più piccoli, non dobbiamo mai oltrepassare i limiti che custodiscono la dignità di ciascuno».

Il versetto che accompagnerà la veglia è tratto dal Vangelo: «Lasciate che i piccoli vengano a me», parole che, sottolinea Silvia, «esprimono chiaramente la responsabilità che Gesù affida alla Chiesa: custodire i bambini».

Padre Michele Papaluca, responsabile regionale del Movimento Eucaristico Giovanile (MEG), presente negli studi ha specificato che «il MEG è il ramo giovanile della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Da tempo portiamo avanti un impegno concreto per la cura dei minori e delle persone fragili. Abbiamo accolto con gioia l’invito a contribuire, perché — come ricorda Papa Francesco — “siamo tutti coinvolti”: nessuno può sentirsi escluso dalla responsabilità verso i più vulnerabili».

Oltre al MEG, parteciperanno anche l’Equipe Notre Dame e Comunione e Liberazione, «che – conclude Silvia – animeranno la celebrazione con la preghiera e con un servizio liturgico. La loro presenza dà un valore aggiunto: ricorda che la tutela dei più piccoli è una responsabilità condivisa da tutta la comunità ecclesiale».

I materiali della veglia, frutto della preghiera e del percorso dei sopravvissuti e delle loro famiglie, «sono contributi preziosi: ci aiutano a comprendere la profondità del dolore, ma anche la possibilità di una rinascita dopo ferite così gravi», aggiunge la referente.

Appuntamento: domenica 23 novembre, 19.30, chiesa di Cristo Re, Cagliari. La partecipazione è aperta a tutta la comunità.


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