
Il tavolo dei relatori nell’Aula magna del Seminario arcivescovile
Con l’incontro di martedì 20 Maggio 2025, presso i locali del Seminario in via Mons. Cogoni a Cagliari, si è concluso il biennio 2024/2025 della Scuola di formazione per Catechisti, per operatori pastorali e per coloro che sono impegnati nel campo dell’evangelizzazione.
La Scuola attiva nella Diocesi da 13 anni ha proposto, per questo biennio il tema “L’Evangelizzazione e la Catechesi nell’orizzonte dell’attuale emergenza educativa” dal momento che, nella comunicazione, diffusione e approfondimento della fede, il ruolo dei catechisti emerge, tanto più come fondamentale e la loro formazione diventa un pilastro imprescindibile per un’autentica trasmissione della fede.
L’efficacia del messaggio evangelico dipende in larga misura dalle competenze non solo pedagogiche bensì e soprattutto da una conoscenza oggettiva dei contenuti al fine di comunicare la bellezza e la verità della fede in modo convincente e coinvolgente. Investire nella formazione integrale dei Catechisti significa investire nella trasmissione della fede cristiana e costruire vere comunità ecclesiali, dunque, promuovere una testimonianza evangelica autentica, capace di rispondere alle sfide e alle domande del mondo contemporaneo.
Il percorso si è stato articolato in 15 incontri per anno, sia in presenza Cagliari, sia on- line a partire da gennaio a maggio.
Ogni serata composta da tre tre fasi: nella prima i relatori hanno presentato e sviluppato un tema specifico lasciando una traccia per i lavori di gruppo e lo studio personale, la seconda si è svolta attraverso il lavoro di gruppo e l’ultima fase è avvenuta in modo collegiale, con una breve sintesi dei lavori di gruppo. Gli incontri hanno visto la partecipazione di molti catechisti e catechiste provenienti da 55 parrocchie della Diocesi .
Nell’incontro conclusivo è stato importante raccogliere la voce dei catechisti partecipanti:
«Per noi – hanno detto alcuni di loro – quello appena concluso è stato il secondo anno di frequenza presso la Scuola Diocesana per Catechisti, nonché la diretta prosecuzione del percorso iniziato lo scorso anno; non sempre è stato possibile frequentare in presenza, ma proprio per questo motivo possiamo testimoniare la puntuale e impeccabile organizzazione degli incontri, che sono stati pienamente accessibili, interattivi e coinvolgenti sia in loco che in modalità telematica. Al termine di questo appassionante cammino biennale, possiamo affermare, con ferma convinzione e autentica soddisfazione, che anche gli incontri del corrente anno, allo stesso modo di quelli del precedente, ci hanno profondamente arricchito sia sul piano didattico e pedagogico, soprattutto che su quello della crescita umana e spirituale».
Una parte del corso si è sviluppata sull’inclusione dei catechizzandi con problematiche legate allo sviluppo e all’apprendimento, offrendo numerosi spunti e soluzioni per migliorare l’accoglienza e l’interazione fra tutti i bambini e ragazzi dei gruppi catechistici, ampliando sempre più il numero dei piccoli alla cui educazione al cammino di fede e al rapporto d’amore con Dio, il catechista è chiamato.
Un’ altra fase è stata svolta dalla prof.ssa Maria Grazia Pau che ha messo in evidenza l’importanza della conoscenza e dell’uso dei catechismi della Cei, riscoprendo, grazie e alla chiarezza dei contenuti proposti dentro un orizzonte pedagogico, quanto essi possano costituire un valido e autorevole strumento per la preparazione e la gestione degli incontri con i bambini e con i ragazzi.
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La testimonianza di Alberto e Valentina Masala
«Siamo stati entusiasti di incontrare il cardinale Arrigo Miglio – sottolineano – per un dialogo sulla comprensione del linguaggio e delle immagini dell’Antico Testamento, mettendo a fuoco la comprensione dei primi due capitoli del libro di Genesi e constatando quanto profonda e illuminante la lettura e l’adeguata spiegazione delle Sacre Scritture, sia nell’ambito del percorso educativo dei catechizzandi che per il cammino di fede di ciascuno di noi. Con la guida di monsignor Franco Puddu, abbiamo lavorato sull’importanza della Dottrina sociale della Chiesa e approfondito, alla luce di quest’ultima, le tematiche delle due encicliche di papa Francesco e Laudato si’, e Laudate Deum, realizzando delle attività di gruppo che ci hanno permesso di confrontarci in maniera costruttiva e di mettere sul tavolo numerosi suggerimenti per proporre ai bambini e ai ragazzi una discussione e un coinvolgimento attivo sui più importanti contenuti della Dottrina sociale della Chiesa, in considerazione della loro urgenza e della loro attualità nel mondo odierno, vale a dire prendersi cura della casa comune e lodare Dio per il dono della vita. La fase finale del corso – dettagliano – con le lezioni di Simone Bellisai, è stata dedicata al ruolo dei mezzi mass-mediali nella società di oggi e all’influenza che essi esercitano sulla vita di tutte le persone e, in modo particolare, sui più giovani. Prendendo spunto da questa argomentazione, abbiamo discusso sulla loro utilità nell’ambito degli incontri di catechismo e abbiamo maturato diverse interessanti proposte circa il loro utilizzo per trasmettere ai catechizzandi i temi e i valori di ogni incontro, in modo da attivare processi di riflessione una partecipazione attiva da protagonisti nel cammino catechistico. Guardando al percorso svolto in questi due anni – proseguono i partecipanti – siamo pienamente felici di aver avuto questa meravigliosa opportunità di crescita umana e spirituale e soprattutto di una formazione integrale, pertanto è molto bello per noi catechisti constatare che, nel corso degli incontri, l’alternanza di spiegazioni teoriche e di attività pratiche collettive ha favorito non solo una più facile e immediata sedimentazione degli insegnamenti, ma anche e soprattutto un’autentica partecipazione e collaborazione con tutti i catechisti, così che è spontaneo ringraziare sentitamente per il continuo scambio di esperienze e di conoscenze che abbiamo avuto modo di sperimentare in ogni incontro, nonché per lo splendido rapporto umano che è maturato con molti anche con quelli che incontravamo nelle “stanze-laboratorio” arricchendo la conoscenza con catechisti di diverse parrocchie, con cui si sono accesi momenti di confronto, sperimentando la dimensione della comunione della Chiesa locale. Un ringraziamento speciale – aggiungono – lo rivolgiamo alla coordinatrice Mariapaola Piras, incaricata a questo compito dal Direttore dell’ufficio Catechistico diocesano, don Emanuele Mameli, e a tutti i docenti del biennio per la organizzazione del corso e per tutto il tempo meticolosamente dedicato alla preparazione degli incontri e all’accessibilità sia in presenza che da remoto, perchè tutti gli iscritti potessero vivere autentiche esperienze di Chiesa, grazie gli insegnamenti proposti con autorevolezza magistrale. Infine, ma non ultimo, un ringraziamento al nostro Arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, oggi, presente fra di noi per tenere aperta questa Scuola espressione della Chiesa locale, nonché per il tempo e per l’attenzione prestata nell’ ascoltare le nostre esperienze e per averci fatto dono delle sue riflessioni soprattutto per averci illuminato sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione delle differenze di ogni singolo bambino e ragazzo – concludono – che percorre il proprio cammino di iniziazione cristiana».
ALTRE TESTIMONIANZE
La testimonianza di Moira Marongiu
«Sono la referente delle catechiste della parrocchia Sant’Elia e per noi è stato il primo anno e siamo davvero contente ed entusiaste di questa esperienza. Abbiamo scelto di partecipare al corso on-line per motivi familiari e di salute e ringraziamo la Diocesi per questa opportunità. Vogliamo ringraziare i nostri padri Missionari Oblati di Maria Immacolata per il materiale e i documenti messi a disposizione, visto che ne eravamo prive. Abbiamo intrapreso questo cammino di catechesi come vocazione per essere guide e compagne di viaggio dei bambini e ragazzi verso l’incontro con Dio! È una missione di fede far conoscere le pagine fondamentali della Bibbia e dare testimonianza. Siamo incoraggiate dalle parole di Papa Francesco, il quale afferma che: “Avere fede non significa non avere momenti difficili ma avere la forza di affrontarli sapendo di non essere soli“. È stata una vera esperienza di Chiesa, ricca di contenuti sui vari argomenti che permettono di arricchire la nostra missione: accogliere, relazionarsi, confrontarsi con gli altri catechisti della Chiesa locale. Gli argomenti peculiari per la nostra formazione sono stati: le Disabilità: un tema con il quale ci confrontiamo ogni giorno, per cui è necessario prepararsi per rispondere a questi bisogni educativi soprattutto relativamente alla proposta di fede, e come poter parlare di Gesù nelle situazioni di criticità. Le pagine del libro della Genesi, ci ha illuminato per come spiegare la bellezza della creazione, e dunque saper fare una lettura sapienziale di tutto il messaggio biblico. Inoltre di grande rilevanza è stata la riflessione sulla Dottrina Sociale attraversando le Encicliche Laudato sì e Laudate Deum, attraverso cui è emerso chiaramente l’importanza di riconoscere sempre la dignità umana al centro della Creazione, dunque nell’orizzonte di una ecologia integrale. Il corso è stato anche un’occasione preziosa per confrontarci con altri catechisti, condividendo le gioie e le difficoltà che si incontrano nelle nostre comunità nell’aiutare le persone, in particolare i bambini e i ragazzi. Continuiamo a sperare che, con l’aiuto del Signore e con pazienza, riusciremo a far germogliare i semi che seminiamo.
La testimonianza di Sandra Pilloni
«Mi chiamo Sandra, faccio parte del gruppo dei catechisti della Parrocchia Nostra Signora delle Grazie di Sanluri. Siamo circa una trentina tra catechisti della fascia di età 6-14 anni per un totale di circa 250 tra bambini e ragazzi. Abbiamo seguito gli incontri di formazione collegati on-line. A conclusione di questo cammino di formazione fatto insieme, secondo lo stile sinodale, si può ben dire che, per noi è stato motivo di crescita umana e spirituale. Grazie, soprattutto alle relatrici e relatori “eccellenti “che la Scuola ha messo a nostra disposizione. Abbiamo acquisito maggiori competenze, sia per la conoscenza dei contenuti sia per le abilità pedagogico-didattiche, soprattutto una maggiore consapevolezza del ruolo e della responsabilità che accompagna “la chiamata” a essere catechisti nella Chiesa locale.
a cura dell‘Ufficio catechistico diocesano
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