
La diocesi di Cagliari ha celebrato il 1700° anniversario del Concilio di Nicea con il convegno pastorale diocesano, che l’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi ha voluto quest’anno incentrato sul tema della gioia di un rinnovato annuncio della fede.
Due appuntamenti, ieri mattina riservato al clero e questo pomeriggio alla comunità diocesana, entrambi presieduto dall’arcivescovo.
L’appuntamento odierno si è aperto con un momento di preghiera, seguito dalla relazione tenuta da monsignor Baturi ed infine la santa messa nella Cappella del seminario arcivescovile.
“Ringraziamo – ha esordito Baturi- il buon Dio per questo Anno Giubilare sostenuto dalla preghiera, dal pellegrinaggio, dalle opere di misericordia e dalla riflessione profonda sul tema della speranza. Percorrendo le strade che conducono alle nostre chiese giubilari o alle grandi Basiliche di Roma, noi ci siamo fatti “Pellegrini di Speranza” per esserne testimoni e ministri nell’incontro con i fratelli uomini. È stato un anno – prosegue – segnato drammaticamente dall’acuirsi della tragedia delle guerre che stanno insanguinando le terre dell’Ucraina e altri territori in Medioriente e Africa, così come la gravissima situazione creatasi a Gaza. In questo mondo, l’Anno Giubilare ha voluto segnare un orizzonte di speranza e di riconciliazione, che purtroppo sembra disatteso dai potenti di questo mondo ma che noi dobbiamo sempre indicare”.
L’Arcivescovo ha inoltre ricordato il Concilio di Nicea. “Il Simbolo di Nicea è un atto di fede, non la sintesi teorica di un discorso su Dio, è l’atto che più impegna ogni uomo raggiunto dall’annuncio del Vangelo. Diceva Francesco: «Ciò che per noi è essenziale, più bello, più attraente e allo stesso tempo più necessario è la fede in Cristo Gesù. Tutti insieme, a Dio piacendo, la rinnoveremo solennemente nel corso del prossimo Giubileo e ciascuno di noi è chiamato ad annunciarla a ogni uomo e donna della terra. Questo è il compito fondamentale della Chiesa» (Discorso al Dicastero per la Dottrina della Fede, 26.1.2024)”.
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