
Vola ancora alta la polemica sulla continuità territoriale aerea nell’isola. In attesa dell’analisi da parte dell’Unione Europea del nuovo bando studiato dall’assessorato ai Trasporti e dalla Giunta Todde, imperversano le polemiche su uno dei temi cruciali della politica isolana.
Gli attacchi
Prima di tutti era stata l’opposizione ad attaccare direttamente l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca, attraverso le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. «Il virus dell’annuncite di cui soffre la Giunta Todde – si leggeva nel comunicato diramato – raggiunge livelli inaspettati nel settore dei Trasporti. A settembre aveva annunciato un nuovo bando sulla Continuità territoriale da pubblicare entro aprile (anzi, «contiamo di essere pronti prima» si era sbilanciata), oggi fa sapere che per un altro anno si dovrà far riferimento al tanto vituperato bando del 2023. Se l’anno scorso – aveva concluso Truzzu – aveva scaricato la responsabilità sulla Giunta precedente, questa volta a chi potrà attribuire la colpa della gestione fallimentare anche nel settore dei trasporti?». Attacchi a cui si sono aggiunti nella giornata di venerdì quelli di ex e attuali esponenti della politica sarda – gli ex presidenti di Regione Pigliaru, Cappellacci e Soru, oltre che l’ex assessore ai Trasporti Moro – che durante un convegno sul tema hanno parlato di inefficienza della Giunta regionale di fronte alle problematiche della mobilità vissute dai cittadini sardi.
La risposta
La risposta dell’assessora regionale Manca è arrivata attraverso un’intervista a La Nuova Sardegna. C’è la conferma che a fine ottobre non entrerà in vigore il nuovo regime di continuità, ma sarà prorogato quello attuale seppur con alcune modifiche come sulla frequenza dei voli da Alghero. I tempi della proroga, ha affermato l’assessora, non saranno però lunghi come i più critici vorrebbero far intendere: «Siamo consapevoli che, superata la scadenza del 28 aprile, si andrà in regime di proroga. La bozza del nuovo Decreto ministeriale è pronta – ha ribadi l’assessora – Abbiamo scelto, anche per rafforzare la legittimità della nostra proposta, di non procedere alla pubblicazione del prima di un incontro con la Commissione europea. L’appuntamento a Bruxelles è stato già richiesto ufficialmente e attendiamo la fissazione della data per confrontarci su tutti gli aspetti». Ancora però non c’è nessuna certezza di quando l’incontro avverrà. «Il progetto – ha concluso Manca nella sua intervista – è pronto ed è stato già stato anticipato al ministero dei Trasporti. A questo punto i tempi non dipendono più da noi, ma da quando la Commissione europea ci riceverà»
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