La diocesi di Cagliari già da trent’anni è in prima linea nella sensibilizzazione riguardo le tematiche sociali. Ruolo importante nelle attività dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro è ricoperto dalla Custodia per il Creato. Abbiamo chiesto a Ignazio Boi, diacono permanente e direttore dell’Ufficio, la storia di questo servizio e quali attività vengono portate avanti: «si deve all’opera di Mons. Alberti e don Vasco Paradisi, che ebbero l’intuizione di creare il Servizio e di annettere anche le tematiche della pace e della custodia del Creato. Un forte impulso è stato dato anche da Mons. Baturi». L’ispirazione, specialmente quest’anno è data dall’ottocentesimo anniversario della scrittura del Cantico delle Creature di san Francesco e dal decimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco. «Penso che il nostro operato di declini in quelle che chiamo le “tre C”: contemplazione, consapevolezza e cura, proprio sulle orme tracciate dal santo di Assisi e dal pontefice».
Tante le attività, specialmente a inizio settembre per la Settimana per la Cura del Creato: non solo sensibilizzazione ma anche ecumenismo, per una missione che coinvolge tutta la cristianità nella cura di ciò che ci è stato affidato dal Signore. Infatti, spiega il dott. Boi: «l’opera di sensibilizzazione è rivolta a creare un’attenzione maggiore alla difesa della natura, non in termini semplicistici ma come cura del creato e dunque delle creature: questo si connette anche all’altra missione dell’Ufficio, ovvero la pace». L’impegno si sviluppa anche a livello istituzionale, infatti si occupa anche di portare le tematiche care alla Chiesa anche alla classe politica: un esempio è l’impegno riguardante la difesa della terra sarda dallo sfruttamento energetico e delle terre occupate dalle basi militari.
Un servizio, quello della Chiesa di Cagliari, a sottolineare l’atteggiamento di cura da parte delle creature per il creato.
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di Alessandro Mereu
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