
Un allevamento di bovini
La conferma ufficiale spetta all’Istituto Superiore di Sanità, ma la Asl 5 di Oristano ha già preso atto di una prima verifica del laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico che segnala un caso di dermatite nodulare bovina in un allevamento di Cuglieri. Si tratta di una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente i ruminanti e non rappresenta un rischio per l’uomo, ma che sta assumendo proporzioni preoccupanti per il comparto zootecnico sardo.
La Asl ricorda che le campagne vaccinali sono in corso anche in provincia, ma sottolinea la necessità di imprimere un’accelerazione per arginare la diffusione del virus. Il focolaio di Cuglieri, che interessa 26 capi, è il primo rilevato al di fuori dell’area originaria dell’epidemia, fino a oggi circoscritta ai territori di Orani, Orotelli, Onifai e comuni limitrofi, con sporadici casi a Benetutti, Padru e Bottidda.
La comparsa della malattia in una zona finora rimasta indenne accende un campanello d’allarme per gli allevatori e le autorità sanitarie, che temono un ampliamento della mappa del contagio. Le operazioni di contenimento prevedono isolamento dei capi colpiti, controlli negli allevamenti vicini e un’intensificazione delle vaccinazioni, considerate lo strumento principale per proteggere il patrimonio zootecnico e limitare i danni economici per il settore.
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