
Tribunale di Cagliari (foto Cagliaripad)
Nel dinamico e complesso scenario della giustizia, il diritto di famiglia sta attraversando una profonda rivoluzione culturale e processuale. Per accompagnare gli avvocati in questo delicato percorso, la neonata sezione cagliaritana dell’associazione Avvocatura e Famiglia organizza un evento formativo di grande rilievo: Riflessioni su profili critici della riforma Cartabia nei procedimenti relativi alle persone, ai minorenni e alle famiglie. L’appuntamento è fissato per venerdì 26 settembre alle 15.30 nell’Aula magna del Palazzo di giustizia di Cagliari.
Non si tratta solo di un seminario, ma di un’occasione di approfondimento sul futuro di un settore che incide profondamente sulla società. Le cause legali che riguardano persone e famiglie rappresentano infatti la maggioranza dei procedimenti pendenti: nel 2016 si sono registrati circa 99 mila divorzi, e oggi circa il 60% dei matrimoni si conclude con una separazione. Inoltre, un terzo dei minori vive in famiglie separate.
Il convegno vuole diventare un punto di riferimento per i professionisti, offrendo strumenti per affrontare i mutamenti che stanno ridisegnando i procedimenti legali in materia di persone, minori e, per la prima volta, famiglie al plurale. «Un fatto altamente sintomatico di un nuovo presupposto culturale che ha ispirato il legislatore. Il convegno si concentra proprio sulle criticità ermeneutiche di questa riforma» spiega Anna Maria De Montis, presidente della sezione cagliaritana di Avvocatura e Famiglia.
Dopo i saluti istituzionali, il dibattito sarà animato da tre relatori di rilievo: l’avvocato Giancarlo Savi, presidente nazionale dell’associazione, e i magistrati Valerio Guidarelli del tribunale di Ancona e Costanzo Cea, già presidente della prima sezione civile della Corte d’Appello di Bari. L’evento, reso possibile grazie al patrocinio della Fondazione di Sardegna, sottolinea l’importanza sociale e giuridica delle tematiche trattate.
«La nostra associazione nasce per garantire agli avvocati gli strumenti per essere all’altezza di una sfida che richiede non solo sensibilità, ma anche un costante aggiornamento di competenze, non esclusivamente giuridiche ma multidisciplinari, poiché nella gestione della complessità delle relazioni familiari sono coinvolti anche profili psicologici, comunicativi ed educativi – aggiunge De Montis -. Questa riforma, pur con le sue criticità, in particolare il marcato garantismo verso i figli minori a scapito della posizione dei genitori talvolta esageratamente pretermessa, presenta anche dei pregi. Permette, per esempio, di proporre separazione e divorzio con un ricorso unico, con un notevole risparmio di tempo e denaro; di conseguire provvedimenti urgenti e ispira il processo a una leale collaborazione fra le parti».
Considerata l’alta incidenza delle cause relative a persone e famiglie, il convegno si configura come una tappa fondamentale per un’avvocatura che intenda superare il semplice tecnicismo e impegnarsi nella tutela delle complesse relazioni familiari.
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