
La sede della provincia della Gallura
Per la Sardegna è una prima assoluta: oggi, dalle 8 alle 20, si vota per eleggere assemblee e presidenti delle sei Province (Nuoro, Oristano, Ogliastra, Sulcis Iglesiente, Medio Campidano e Gallura) e i Consigli metropolitani di Cagliari e Sassari. A esprimersi non saranno i cittadini, ma sindaci e consiglieri comunali, come prevede la legge Delrio del 2014, rimasta finora inapplicata nell’Isola. Per oltre dieci anni, infatti, la guida degli enti intermedi è stata affidata ad amministratori straordinari.
Lo spoglio scatterà in serata o domani mattina, a seconda delle scelte dei singoli enti. La nuova formula, di «secondo livello», favorisce accordi locali più che alleanze politiche, tanto che in diverse Province centrodestra e centrosinistra si presentano divisi.
Oltre duecento gli amministratori in corsa. In tre Province i giochi sono già chiusi: in Gallura il sindaco di Olbia Settimo Nizzi (Forza Italia) è l’unico candidato; nel Sulcis Iglesiente corre da solo Mauro Usai (Pd), sindaco di Iglesias; in Ogliastra il sindaco di Villagrande Alessio Seoni (Psd’Az). Per legge, i sindaci di Cagliari e Sassari, Massimo Zedda (Progressisti) e Giuseppe Mascia (Pd), guideranno i Consigli metropolitani.
Restano le sfide a due: a Nuoro tra Giuseppe Ciccolini (Pd), sindaco di Bitti e uscente, e Riccardo Uda, primo cittadino di Macomer; a Oristano tra Andrea Abis per il centrosinistra e Paolo Pireddu per il centrodestra; nel Medio Campidano tra Giuseppe De Fanti (Pd) e Italo Carrucciu (centrodestra).
La legge Delrio ha così messo in evidenza nuovi equilibri locali e figure di riferimento: Nizzi in Gallura, Ciccolini a Nuoro e Usai nel Sulcis, leader di fatto in territori che tornano a eleggere i propri rappresentanti.
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