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“Sono sicuro che riusciremo a vincere la sfida che ci siamo preposti, quella contro il tempo, per approvare la manovra entro la fine dell’anno”. Sono gli auspici del presidente della terza commissione (Bilancio) del Consiglio regionale, Alessandro Solinas (M5s), a proposito della legge finanziaria da circa dieci miliardi di euro. “La giunta sta lavorando per mettere a disposizione il testo in tempi brevi, una volta che il Consiglio avrà il testo a disposizione faremo di tutto per esitare la manovra, sono certo, nei termini di legge”, sottolinea ai giornalisti il presidente del parlamentino.
La Finanziaria potrebbe arrivare già nei prossimi giorni all’attenzione dell’esecutivo; una volta approvata, comincerà il suo iter nelle commissioni consiliari prima di approdare in Aula. La corsa contro il tempo mira a evitare l’esercizio provvisorio, che lo scorso anno è durato più di quattro mesi.
Aspetto sottolineato anche dalla minoranza di centrodestra: “Ci fa piacere l’intendimento della maggioranza – dice Fausto Piga, vicecapogruppo Fdi e componente della commissione -. È chiaro che fare peggio del 2025 è impossibile, visti e considerati i mesi di esercizio provvisorio, come non succedeva da 12 anni. Approvare la manovra entro il 31 di dicembre non è altro che il rispetto dei principi della finanza pubblica”.
Non si attenderà, dunque, l’incontro con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, previsto per il 20 novembre sulla vertenza entrate, durante il quale la presidente Alessandra Todde e l’assessore Giuseppe Meloni tratteranno dei 1,7 miliardi spettanti all’Isola. Le risorse “manovrabili” a disposizione del bilancio ammontano a circa cento milioni, peraltro già impegnati per compensare l’aumento del fondo sanitario nazionale. “A seconda dell’esito di questo incontro capiremo di che tipo di risorse potremmo fare uso e anche in che tempi”, precisa Solinas.
“La bella notizia – dice Piga – è che il ministro Giorgetti si è reso disponibile a valutare tutte le richieste della Regione Sardegna”. “Ancora una volta il governo Meloni non guarda il colore politico di chi governa in Sardegna, ma cerca di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per far sì che i cittadini possano trovare sollievo – aggiunge -. La presidente Todde approfitti quindi di questa disponibilità e cerchi di avviare diplomazie tali da portare delle risposte nel più breve tempo possibile”.
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