I dati

Fondi europei, Sardegna in forte ritardo nella spesa dei progetti Solo il 16% degli interventi risulta concluso e i 32 miliardi spesi in venticinque anni vanno a rilento

Operai in un cantiere

La Sardegna continua a rincorrere i tempi nella spesa dei fondi europei di sviluppo e coesione. Dal 2000 a oggi, l’Isola ha ricevuto 32,7 miliardi di euro – più di tre finanziarie regionali – ma solo il 16% dei progetti è stato concluso, mentre l’11% non è nemmeno partito. Un dato che colloca la Regione tra le più lente d’Italia, anche nel confronto con le altre aree del Sud.

Secondo l’analisi complessiva, i progetti in corso sono il 56% e quelli liquidati appena il 18%. In confronto, la Puglia – con 60,6 miliardi ricevuti – ha chiuso il 21% degli interventi, mentre il Veneto, con 13,3 miliardi, ha raggiunto il 34%.

Per il nuovo ciclo 2021-2027 la Sardegna dispone di 6,1 miliardi, di cui 800 milioni di cofinanziamento regionale. Ma più della metà dei progetti (53%) non è ancora avviata. Tra le opere principali figurano il collegamento ferroviario Alghero-aeroporto, la piastra tecnologica del Brotzu, la ciclovia della Sardegna e la metrotranvia di Sassari.

Anche il precedente settennio 2014-2020, da 20,2 miliardi, è ancora lontano dal completamento: solo il 9% dei lavori è terminato. Opere in corso restano la diga di Sa Stria a Sarroch, la Alghero-Olmedo e il termovalorizzatore di Macomer. Una lentezza che pesa sulla competitività e sulla crescita economica dell’Isola.


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