Esteri

Gaza, Israele ratifica il piano di pace: in vigore il cessate il fuoco, inizia il ritiro delle truppe Si tratta del primo passo per arrivare al rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi

La distruzione di Gaza | Foto Unicef

È iniziato nella mattinata italiana di oggi, venerdì 10 ottobre, il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Si tratta del primo passo dell’accordo arrivato nella giornata di ieri per il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas.

Il piano

La prima parte del piano di pace presentato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e mediato da Turchia, Qatar ed Egitto sta entrando così in vigore. Il via libera del governo israeliano arrivato nella notte di ieri, seppur con cinque voti di ministri contrari all’intesa, ha dato inizio al domino che dovrebbe portare alla liberazione degli ostaggi israeliani – vivi e morti – tra la giornata di lunedì 13 e quella di martedì 14 ottobre, secondo quanto dichiarato dal presidente statunitense. A questo seguirà inoltre il rilascio di 1950 prigionieri palestinesi, tra cui 250 che erano stati condannati all’ergastolo. Tra questi non ci sarebbe però Marwan Barghouti, ex leader di al Fatah e riconosciuto dalla popolazione palestinese come una figura unitaria. Per assicurare il protrarsi del cessato il fuoco – preceduto ieri da azioni militari israeliane in diverse parti della Striscia di Gaza – sul campo verrà disposta una task force composta da 200 soldati provenienti da USA, Qatar, Turchia ed Egitto.

Le parole

Nelle piazze israeliane e per le strade di diverse aree della Striscia di Gaza, dove malgrado il termine dei combattimenti la crisi umanitaria continua ad essere terribilmente grave e si attende l’ingresso degli aiuti, sono continuati i festeggiamenti. Sullo sfondo restano le conseguenze di due anni di devastazione e la fragilità di un accordo che potrebbe avere diversi punti deboli. Ma il fermarsi delle armi è un primo passo che ha portato un minimo di sollievo, oltre che la parvenza dell’inizio di un percorso. «La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo – ha dichiarato il cardinale e patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa al Sir – Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare».


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