
(foto Regione Sardegna)
Dopo venti mesi da assessore regionale all’Agricoltura, Gianfranco Satta ha annunciato oggi le sue dimissioni. La notizia è arrivata al termine di una conferenza stampa presso la sede di Laore, durante la quale Satta ha illustrato lo stato di attuazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2022: «Abbiamo raggiunto il 98,6% della spesa», ha dichiarato, «e da quando sono qui, l’organismo pagatore Argea ha erogato 470 milioni di euro, un risultato mai raggiunto prima».
Satta guidava l’assessorato in quota Progressisti, ma da mesi il partito di Massimo Zedda ne chiedeva la sostituzione, sostenendo di non sentirsi più rappresentato dal consigliere regionale sassarese. Ora, la presidente della Regione Alessandra Todde potrebbe nominare al suo posto Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti nell’Assemblea sarda.
Nel motivare le dimissioni, Satta ha parlato di «una scelta maturata con senso di responsabilità, perché questo comparto merita un assessore con stabilità politica». Ha aggiunto che «da settimane il mio ruolo era messo in discussione, e non per i risultati ottenuti».
L’ex assessore ha spiegato di aver atteso sia la sentenza della Corte Costituzionale sulla decadenza — «Non era mia intenzione indebolire la figura della presidente della Regione» — sia le elezioni regionali appena concluse, per evitare di «aprire una stagione di incertezza nella guida politica dell’assessorato».
«Mi sento a posto con me stesso – ha concluso Satta – Ho lavorato intensamente per un comparto che ha bisogno di stabilità, ma in questa Regione l’Agricoltura è ancora trattata come un assessorato di seconda fascia».
Ha inoltre annunciato che, da consigliere regionale, cercherà di portare avanti ciò che non è riuscito a realizzare da assessore, come una riforma dei servizi pubblici in agricoltura, l’ultima risalente al 2006. «La politica è lontanissima dalle esigenze di oggi in agricoltura e pesca» ha osservato.
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