
Il 21 settembre si è celebrata la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, occasione preziosa per ricordare il valore dell’azione dei nostri sacerdoti, che spesso diamo per scontata nella frenesia quotidiana. A raccontare l’importanza di questa giornata è Adele Marsetta del Servizio nazionale per la promozione del sostegno economico alla Chiesa: «Senza l’aiuto della comunità, i sacerdoti farebbero molta più fatica. La corresponsabilità è fondamentale: loro sono i nostri punti di riferimento, i pilastri della nostra vita». Marsetta ha sottolineato anche la necessità di «superare il pudore e la paura di chiedere sostegno», un ostacolo culturale ancora diffuso.
Don Alessandro Simula, responsabile diocesano del Sovvenire, ha ricordato alcuni dati: «Nel 1994 le offerte erano 23 milioni di euro; oggi sono circa 7,9 milioni, a fronte dei 522 milioni necessari per sostenere 31.000 sacerdoti, compresi anziani, malati e missionari. Il sacerdote percepisce in media 1.000 euro al mese». Don Alessandro ha inoltre ribadito che «sostenere i sacerdoti non significa solo dare soldi, ma partecipare alla loro missione, che è il cuore delle nostre comunità». Tra le iniziative, la campagna “Uniti possiamo”, che invita ogni parrocchia a raccogliere 1.000 euro, l’equivalente di uno stipendio mensile. Sostenere i sacerdoti significa custodire il centro della vita ecclesiale e condividere la responsabilità di una missione che continua a far crescere la fede e la speranza nelle nostre comunità.
di Alessandro Mereu
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