
Michela Campus, Giorgia Sotgia e Francesco Serra ospiti stamattina a Radio Kalaritana
Inclusione digitale, ascolto, formazione, cittadinanza attiva: sono alcuni dei temi che caratterizzano il progetto di Servizio civile digitale “Connessioni” portato avanti dalla Caritas diocesana. A raccontarlo stamattina a Radio Kalaritana la referente Michela Campus e due dei quattro giovani impegnati nella progettualità, Francesco Serra e Giorgia Sotgia.
Il progetto, avviato nel dicembre 2024 nell’ambito del Servizio Civile Digitale promosso dal PNRR e dal Dipartimento per le politiche giovanili, vede giovani impegnati in due servizi: il Centro di ascolto per stranieri Kepos e l’area mondialità/giovani della Caritas. L’obiettivo? Ridurre il divario digitale e dare supporto a chi, per motivi economici, linguistici o culturali, resta ai margini di una società sempre più digitalizzata.
Francesco, in servizio al Kepos, accompagna quotidianamente migranti e persone vulnerabili nell’accesso a strumenti ormai indispensabili come lo SPID, le prenotazioni mediche online, la gestione delle bollette. Ma soprattutto, racconta, un impegno che mette al centro la relazione umana: «Senza empatia non staremmo parlando di vero servizio». Anche Giorgia, sottolinea quanto l’impatto umano sia profondo: «Aiutiamo migranti, ma anche giovani e anziani. Le storie che ascoltiamo ci arricchiscono ogni giorno».
Inoltre, da domani partiranno altri due progetti del Servizio civile universale: Impatto Sociale Cagliari, per contrastare le disuguaglianze educative, e Reti Solidali Cagliari, a supporto delle fragilità economiche e sociali. Saranno coinvolti 36 giovani in 10 sedi, non solo Caritas ma anche partner come Oami Sardegna, la Oasi San Vincenzo e diversi oratori cittadini.
Il Servizio civile «non è semplice volontariato – ricorda Michela Campus – : è una vera scuola di cittadinanza attiva». E l’investimento nella formazione dei giovani prosegue: da settembre partiranno i laboratori di tutoraggio e orientamento al lavoro, e a luglio si terrà un campus estivo promosso dall’area giovani e Servizio Civile Universale. Francesco e Giorgia lo consigliano a gran voce ai coetanei: «È un’esperienza che fa crescere, che insegna a relazionarsi, ad ascoltare, a capire. Una palestra per il futuro, professionale e umano».
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