Politica

Giunta Todde, la sanità resta il nodo principale Dallo stallo sul fine vita ai problemi del Businco e dell'Aou di Sassari: il punto

Resta la sanità il nodo principale della politica isolana sul piano regionale. Già provata sul fronte delle incertezze legate al caso decadenza, la presidente Todde e la propria Giunta si trovano di fronte a un quadro ancora deficitario in uno degli ambiti su cui avevano più battuto durante la propria corsa alla guida della Regione.

Stallo

Gli effetti delle vicissitudini degli ultimi giorni si sono notati anche in Consiglio regionale, dove la Commissione sanità non ha potuto rispettare i propri piani per le audizioni decise sulla legge sul fine vita per le troppe assenze. Così il fianco è stato scoperto alle critiche della minoranza, ancora una volta per voce del capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, che ha parlato di un «clima incerto e conflittuale che regna all’interno della maggioranza impedisce alle Commissioni consiliari di lavorare, anche sui temi che il centrosinistra considera importanti».

Problematiche

La Giunta e la maggioranza tutta però sembrano voler andare oltre quello che è un momento apparente di stallo e respingere le critiche dell’opposizione che ha chiesto più volte il ritorno alle urne. «La legislatura è in piena attività», questo il leitmotiv utilizzato dal centrosinistra.

Gli scogli però rimangono e soprattutto tra le corsie degli ospedali. Sul tavolo sono diverse le problematiche. Non solo la situazione dei lavori del Businco (qui per leggere) nel cagliaritano, anche a Sassari la situazione resta critica, soprattutto guardando ai carichi di lavoro degli operatori del settore che sarebbero pronti alla protesta. Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, oltre cento dirigenti medici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari sarebbero pronti a dimettersi in blocco. A causare la scelta sarebbe l’azzeramento arbitrario delle ore aggiuntive accumulate nel 2023 e che ancora non sarebbero state retribuite. Il problema nascerebbe anche da una normativa nazionale differente sul numero di ore massime di straordinario che un dirigente può mettere insieme. All’interno dell’Aou di Sassari, diversamente da altre aziende sanitarie, quanto dovuto ai dirigenti per il 2023 ma anche per il periodo 2013-2017 non sarebbe stato mai saldato. L’azzeramento delle ore potrebbe essere così la classica goccia che fa traboccare il vaso. Una situazione delicata per il nuovo commissario dell’Aou di Sassari Mario Carmine Antonio Palermo e per l’assessorato alla Sanità.


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