ll punto

Il cammino sinodale prosegue: la Chiesa italiana si prepara ad Assisi Monsignor Mario Farci racconta il percorso diocesano verso la nuova tappa del cammino sinodale in Italia

I tavoli sinodali nell’aula Paolo VI in Vaticano (foto Vatican News)

Il documento che è stato votato nella recente assemblea sinodale di ottobre sarà al centro della prossima assise dei vescovi italiani, che si riuniranno ad Assisi per la loro assemblea.

Il percorso sinodale in Diocesi ha avuto come referente monsignor Mario Farci, attuale vescovo di Iglesias. «In Diocesi – esordisce monsignor Farci – abbiamo dato vita ad una commissione sinodale che, poi a livello internazionale e nazionale, è stata chiamata “Equipe sinodale”. Noi abbiamo conservato la terminologia di commissione perché l’avevamo messa su ancora prima che i documenti la prevedessero».

Un’idea di monsignor Baturi che da subito ha voluto sposare. «Mi aveva chiesto un coinvolgimento diretto – sottolinea il Vescovo Mario – ed io ho accettato di buon grado, perché è un po’ nelle mie corde, nel mio modo di vedere la Chiesa come luogo dove si pratica la sinodalità. Ci siamo incontrati, abbiamo cercato di rappresentare nella Commissione sinodale tutte le componenti della Chiesa locale. Il primo anno è stato fatto un grande lavoro, con la formazione dei gruppi sinodali nelle parrocchie ed hanno funzionato molto bene. Abbiamo avuto tantissime sintesi dai territori, che abbiamo ricomposto in un unico documento inviato alla Cei. Così abbiamo concluso la prima tappa».

Quello realizzato nella prima parte del Cammino sinodale è stato un percorso intenso. «Si è trattato di coinvolgere – specifica monsignor Farci – tutte le parrocchie. Si erano costituiti gruppi sinodali un po’ ovunque, compreso uno in carcere e in altre realtà non parrocchiali, tutti avevano inviato una sintesi. Il nostro lavoro ha poi portato ad un documento utile per la fase successiva».

La seconda fase è stata quella sapienziale. «Si è sviluppata in diocesi soprattutto a livello di categorie – ricorda il Vescovo Mario – con l’incontro di un buon numero di persone: non più a livello capillare nelle parrocchie o nelle singole comunità. Un numero forse inferiore di persone coinvolte ma che hanno dato un contributo prezioso».

La versione integrale di questo articolo è disponibile all’interno del nuovo numero del nostro settimanale Kalaritana, in allegato domenica 9 novembre al quotidiano Avvenire in tutte le edicole della Regione


Scopri di più da Kalaritana Media

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.