Il grande balletto classico torna a Cagliari: «La bella addormentata» in scena al Teatro Lirico La prima domani alle 20.30, con repliche in programma fino a domenica 18 maggio

Sleeping Beauty2 (foto Evelina Vitola)

Domani, 13 maggio, alle 20.30 (turno A) va in scena al Teatro Lirico di Cagliari «La bella addormentata», settimo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2024-2025.

L’intramontabile balletto in tre atti, tratto dalla fiaba di Charles Perrault, torna a incantare il pubblico con le celebri musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la coreografia di Aivars Leimanis, ispirata all’originale di Marius Petipa.

Protagonista sul palcoscenico è il Balletto dell’Opera Nazionale di Riga, uno dei corpi di ballo più prestigiosi della Lettonia, noto per la sua capacità di fondere tradizione classica e modernità.

Dopo il successo ottenuto al Teatro Lirico con «Lo schiaccianoci» (2010) e «Le corsaire» (2009), la compagnia ritorna con uno dei capolavori più amati del repertorio romantico.

La direzione dell’orchestra del Teatro Lirico è affidata a Mārtiņš Ozoliņš, direttore principale dell’Opera Nazionale Lettone.

L’allestimento, firmato da Leimanis stesso, è arricchito dalle scenografie e dai costumi di Ināra Gauja, dalle luci di Kārlis Kaupuž e dal trucco curato da Ingrīda Bandeniece ed Elita Klāra. Presentato per la prima volta all’Opera di Riga nel 2010, questo spettacolo unisce raffinatezza visiva ed eccellenza tecnica.

La storia, nota a tutti, ruota attorno alla principessa Aurora, vittima di una maledizione che la condanna a un sonno profondo nel giorno del suo sedicesimo compleanno, dopo essersi punta con un fuso. Sarà il bacio del principe Désiré a risvegliarla, in un trionfo finale di bellezza e speranza.

A interpretare i ruoli principali, alcune delle stelle più brillanti della compagnia lettone, tra cui Sabīne Strokša, Yuliya Brauer, Elza Leimane, Philip Fedulov e Kārlis Cīrulis, che si alterneranno nelle diverse repliche.

Lo spettacolo, della durata di circa 2 ore e 50 minuti (con due intervalli), sarà replicato fino a domenica 18 maggio, offrendo al pubblico sardo l’occasione di vivere un’esperienza artistica di altissimo livello.

«La bella addormentata»” rappresenta una sfida tecnica e stilistica per ogni ballerino, come sottolinea Aivars Leimanis: «È un punto di riferimento del balletto classico. Richiede eleganza assoluta, precisione nelle posizioni e grande espressività, soprattutto per il ruolo di Aurora, tra i più complessi e affascinanti dell’intero repertorio».

«Un balletto “féerie”, ovvero una parata di danze, allestite sfarzosamente, slegate dallo sviluppo drammaturgico».

Così Valentina Bonelli giornalista, critica di danza e storica di balletto, scrive di danza, spettacolo e cultura per il mensile Vogue Italia e il sito «vogue.it», parla dello spettacolo in programma domani.
Nell’incontro con la stampa, la giornalista e critica di danza, ha messo in rilievo le fonti storiche e artistiche «che negli ultimi due decenni ci hanno permesso di ricostruire il balletto originale di Marius Petipa, su partitura di Čajkovskij, andato in scena al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 3 gennaio 1890 – ha ricordato – con memorabile successo».

«Certo – ha osservato – da allora il balletto è parecchio cambiato, giungendo sino a noi attraverso gli allestimenti sovietici (ai quali si rifà la produzione del Balletto Nazionale Lettone in scena al Teatro Lirico di Cagliari) e le versioni di coreografi occidentali, sino alla recente vague delle ricostruzioni ‘filologiche’. Ma immaginarne la forma autentica ci permette di apprezzare la grandezza di Marius Petipa, il maître de ballet francese per 60 anni zar del balletto imperiale russo».


Scopri di più da Kalaritana Media

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.