Dalle parrocchie

«Impariamo a difenderci»: incontro nell’oratorio della parrocchia Spirito Santo di Su Planu Appuntamento voluto dal parroco per aiutare gli anziani a difendersi dalle truffe

Attenzione alle telefonate

Molto spesso le notizie di cronaca parlano di truffe e raggiri. A volte nella trappola dell’imbroglio sono le persone anziane, capita che ad essere vittime di notizie false e costruite per estrorcere denaro e preziosi, sono anche persone più giovani.

Con «Impariamo a difenderci» don Giuseppe Camboni ha proposto un incontro nei locali dell’oratorio della parrocchia Spirito Santo di Su Planu, sul tema della sicurezza.

Ogni giorno riceviamo numerose chiamate dai call center, provenienti sia dall’Italia che da altre nazioni, l’importante è non rispondere mai «Sì» alle loro domande, anche quando chiedono conferma del nostro nome.

Purtroppo l’iscrizione al registro delle opposizioni non riesce a frenare queste numerose chiamate.

Analizzando il comportamento nell’inserire nei social ogni nostro interesse o passione, i presenti sono stati invitati ad essere prudenti e suggerito loro alcuni atteggiamenti di sicurezza.

Anche in casa bisogna essere prudenti: «Se una persona mal intenzionata dovesse bussare alla porta, presentandosi come emissario delle forze dell’ordine, oppure della banca o dei gestori dell’energia – è stato evidenziato – bisogna ricordare che nessuno di questi agisce in questo modo, presentadosi a casa. Non far mai entrare nessuno in casa».

Si è sottolineato che ogni notizia va verificata, prendendo spunto dalla truffa del figlio che ha avuto un incidente, deve pagare per i danni provocati, oppure il messaggio: «Ciao sono tuo figlio, questo è il mio nuovo numero, ho bisogno di soldi». Il consiglio è quello di contattare subito il parente citato, di chiamare le forze dell’ordine utilizzando il 112, oppure dell’importanza del «buon vicinato» chiedendo aiuto al vicino di casa.

Sui social network si visualizzano offerte e svendite a prezzi incredibili ma spesso sono fasulle. Per questo don Giuseppe ha invitato a verificare gli inviti a contribuire a raccolta fondi per persone bisognose.

Se è vero che le persone che organizzano truffe mirano soprattutto a persone sole e vulnerabili, facendo forza sull’ansia, chiunque può cadere nella trappola, nessuno dovrebbe mai dire «a me non capiterà mai».

Chiudendo l’incontro, il parroco ha voluto ricordare le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo, «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe».

Susanna Musanti


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