POlitica

Impianto fotovoltaico sul colle di Sant’Ignazio, Todde: «Non si farà» La presidente della Regione annuncia l'accelerazione per il passaggio dei terreni di Cagliari dal Demanio all'amministrazione regionale

Il colle di Sant’Ignazio | Wikipedia

Nessuna centrale fotovoltaica sul colle di Sant’Ignazio a Cagliari. Lo ha affermato la presidente della Regione Alessandra Todde, che attraverso i propri canali social ha rassicurato i cittadini cagliaritani e non sulla destinazione dell’area secondo un piano presentato da Difesa Servizi S.p.a, società in house del ministero della Difesa.

Passaggio

La soluzione, secondo quanto dichiarato da Todde, è nel passaggio dei terreni controllati dall’Agenzia del Demanio alla Regione, così come stipulato dall’accordo di programma del 2008 con il ministero della Difesa. La pratica, stando alla presidente della Giunta, verrà accelerata e nei prossimi sei mesi – complici i lavori tecnici in capo all’assessorato all’Urbanistica sul frazionamento catastale delle aree – la situazione dovrebbe definitivamente rientrare e portare le aree sotto il controllo degli uffici regionali. Sarebbero così salvi i 37 ettari che si affacciano sul mare di Sant’Elia, uno degli scorci della città più significativi per la comunità.

Caso politico

Dopo la pubblicazione del bando, il caso era divenuto subito politico: con le forze di maggioranza regionale a prendere posizione, così come il Comune di Cagliari, unite all’annuncio di un’interrogazione parlamentare del deputato di Forza Italia Pietro Pittalis al ministro della Difesa Crosetto. Fino alle parole della presidente Todde rilasciate nella serata di ieri, martedì 8 luglio, divenuta anche l’occasione per un tentativo di stilettata verso le precedenti Giunte. «Per troppi anni – ha affermato Todde – le amministrazioni regionali precedenti non hanno finalizzato il trasferimento di queste aree, nonostante l’accordo di programma firmato nel 2008 con il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio. Questo immobilismo ha aperto la strada a scelte calate dall’alto, come il bando pubblicato il 5 giugno scorso da Difesa Servizi S.p.A. Un progetto imposto senza alcun confronto con la Regione e con il Comune di Cagliari, che avrebbe compromesso irrimediabilmente un’area di altissimo pregio ambientale e sociale. Noi abbiamo deciso di voltare pagina e di difendere il diritto dei sardi di decidere sul proprio territorio, avviando tutte le procedure per dare piena attuazione all’accordo del 2008». Presa di posizione che, afferma Todde, porterà a una diversa destinazione dell’area rispetto a quella immaginata da Roma: «Questo significa una cosa chiara – ha sottolineato Todde – il mega impianto fotovoltaico non si farà e il Colle di Sant’Ignazio sarà restituito ai sardi, come sancisce l’articolo 14 del nostro Statuto. Sarà tutelato e destinato a finalità di conservazione ambientale, sociale e culturale».


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