Cagliari è la città più vivibile dal punto di vista climatico secondo la nuova edizione dell’Indice di Vivibilità Climatica 2024 di iLMeteo.it e Corriere della Sera. Il podio è completato da Napoli e Salerno, seguite da Brindisi e Agrigento.
La svolta del 2024: il primato passa al Sud
Negli anni precedenti, il primato era stato conquistato da Imperia (per due volte) e Macerata. Per la prima volta, invece, il podio è dominato da una città del Sud: Cagliari. Il capoluogo isolano si è ritrovato in vetta conquistando 715 punti, uno in più rispetto a Napoli.
Il Sud al vertice dell’Indice di Vivibilità Climatica 2024
L’analisi, condotta su 108 capoluoghi di provincia, ha preso in esame 17 parametri climatici dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2024. Per la prima volta, lo studio si è avvalso dell’intelligenza artificiale, rendendo l’analisi ancora più precisa e dettagliata. Tra i dati più interessanti, Cagliari si è ritrovata al primo posto del parametro sulla brezza marina, 106ª per giorni di nuvolosità e al 107° posto per giorni di pioggia. Inoltre, ha avuto solamente 16 giorni di caldo africano – numeri di giorni annui in cui la temperatura è costantemente sopra i 34° gradi. Posizionamenti che fanno comprendere come il sole e un clima più mite, anche rispetto a diverse città del nord, abbia fatto capolino in città. Nella classifica, buon posizionamento anche per altre città dell’isola interessate dall’analisi, che hanno fatto tutte registrare un miglioramento: Sassari, passata dal 97° del 2023 al 65° posto, Nuoro (dal 56° al 34°), Olbia (dal 53° al 45°), Oristano (dal 54° al 27°).
I cambiamenti climatici e il loro impatto
Il buon posizionamento nella classifica dell’indice di vivibilità non equivale a un’esclusione di Cagliari dalle conseguenze del cambiamento climatico. Il 2024 è stato l’anno più caldo della storia nel mondo e in Italia. Nello Stivale stati registrati valori eccezionali di temperatura minima, massima e media, ben oltre i limiti (soglia di 1,5°C di aumento di temperature) stabiliti dagli Accordi di Parigi. Guardando alla regione del Centro-Sud, le temperature massime hanno fatto registrare anomalie di +1.63 °C rispetto al trentennio caldo 1991-2020.
«Questa è un’operazione mastodontica di organizzazione e valorizzazione dei dati meteorologici, resa possibile da una collaborazione ormai rodata – ha affermato l’amministratore delegato de iLMeteo.it, Emanuele Colli ai canali ufficiali del sito specializzato – Quest’anno il processo è stato ancora più fluido grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Siamo convinti che operazioni come queste, accessibili e coinvolgenti per l’utente, rappresentino la direzione verso cui deve andare la comunicazione sul clima per un futuro più sostenibile».
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