Lavoro

Infortuni sul lavoro, i dati dell’Inail confermano l’emergenza anche in Sardegna L'isola incide sul dato nazionale con una percentuale maggiore rispetto al 2023 degli infortuni mortali

Le morti sul lavoro rimangono stabili anche nel 2024, confermando un’emergenza che ancora non accenna a chiudersi. Una vittima in più rispetto al 2023, questo il dato registrato dall’Inail e inserito nell’ultimo rapporto presentato dall’istituto nella giornata di ieri, giovedì 3 luglio, a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e della premier Giorgia Meloni.

I dati generali

1203: questo il numero degli infortuni mortali denunciati in totale e confermati dalla fotografia scattata il 30 aprie 2025 dall’Inail. Sezionando il dato, sono in lieve calo quelle dei lavoratori – da 1.193 a 1.189 – ma in un aumento quelle degli studenti, passate da 8 a 13, di cui una vittima all’interno nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Proprio il dato generale sugli infortuni occorsi ai partecipanti ai Pcto fa segnare un +10% rispetto al 2023. Statistica preoccupante così come quella relativo all’aumento delle morti sul lavoro in itinere, ovvero quelle avvenute durante il viaggio per recarsi o tornare dal luogo di lavoro: quattro su dieci, questo il rapporto che ormai si avvicina a pareggiare i decessi avvenuti sul luogo d’impiego. A far riflettere sono anche i numeri delle malattie professionali: le patologie correlate al lavoro denunciate nel 2024 sono state 88mila, con un +21,8% rispetto al 2023. Numeri con cui l’istituto si è confrontato in concreto, come spiegato dal presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo: «Il contributo che l’Istituto ha fornito al Paese per la prevenzione di malattie o infortuni collegati al lavoro nel 2024 si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica da trasferire al mondo produttivo».

La situazione in Sardegna

Nonostante gli sforzi la situazione resta altamente critica. Restringendo la fotografia alla Sardegna, dall’isola nel 2024 è arrivato il 2,3% totale delle denunce all’Inail (+0,2% rispetto al 2023). Se si guarda però ai numeri redatti stando alle denunce di infortuni con esito mortale sul luogo di lavoro, il dato sardo aumenta e in relazione al 2023 è preoccupante: sul totale delle denunce mortali presentate in Italia, la Sardegna pesa per un 3,3% con una percentuale in crescita dell’1%. Il discorso non cambia sugli infortuni avvenuti in itinere: sul dato totale, la Sardegna fa registrare l’1,7% degli infortuni in Italia, ma la percentuale cresce al 2,7% se si osserva solo il caso degli infortuni mortali.


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