IL FATTO

Israele ferma la Flottiglia per Gaza: arresti e tensioni internazionali Cortei, presìdi e occupazioni in 35 città italiane. Tajani: «Saranno espulsi. L’Italia assiste i connazionali». L'appello del Cardinale Zuppi: «rispettare la dignità delle persone ed evitare ogni forma di violenza»

(foto Ansa)

A circa 100 miglia nautiche dalla costa di Gaza, le forze speciali israeliane hanno intercettato e bloccato parte della Flottiglia umanitaria diretta verso l’enclave palestinese. Secondo fonti locali, l’operazione era attesa da giorni. L’abbordaggio è avvenuto senza resistenza da parte degli attivisti, tutti arrestati. Tra loro figura anche l’attivista svedese Greta Thunberg. Non si segnalano feriti.

Le autorità israeliane riferiscono che 21 delle 44 imbarcazioni sono state fermate e scortate verso il porto di Ashdod. Tel Aviv ha fatto sapere che tutti gli attivisti «stanno bene» e sono «in rotta per Israele».

L’appello della Conferenza episcopale italiana

«Il cardinale Zuppi, informato delle operazioni in corso al largo delle coste di Gaza, rinnova l’appello a rispettare la dignità delle persone e a evitare ogni forma di violenza». Lo afferma Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, mentre cresce la tensione internazionale per l’intervento dell’esercito israeliano contro la Flottiglia umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza.

Tajani: «Saranno espulsi. L’Italia assiste i connazionali»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che i cittadini italiani saranno rimpatriati nei prossimi giorni: «Abbiamo dato mandato all’ambasciata a Tel Aviv e ai consolati a Gerusalemme di assistere tutti i cittadini italiani trasferiti al porto di Ashdod. Saranno espulsi e rientreranno in Europa, probabilmente con un volo congiunto», ha dichiarato, precisando che le tempistiche potrebbero subire ritardi a causa dello Yom Kippur, in corso fino a giovedì sera.

Crosetto: «Non un attacco, ma un blocco»

Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato l’operazione israeliana, parlando di un «blocco navale, non un attacco», e auspicando che «tutto si svolga con calma e razionalità».

Ondata di proteste in Italia: manifestazioni in decine di città

La reazione in Italia è stata immediata. Cortei, presìdi e occupazioni hanno interessato oltre 35 città, tra cui Roma, Milano, Genova, Napoli, Torino, Pisa e Cagliari. Nel capoluogo sardo, cittadini, attivisti e sindacalisti si sono riuniti in piazza Costituzione per esprimere solidarietà agli attivisti fermati.

Landini: «Pronti a uno sciopero generale»

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha annunciato la possibilità di uno sciopero generale in caso di escalation: «Di fronte a blocchi, sequestri o arresti – e mi auguro di fermarmi qui – siamo pronti a proclamare tempestivamente uno sciopero generale per tutte le lavoratrici e i lavoratori, pubblici e privati. Un’azione armata in acque internazionali contro una missione di pace rappresenterebbe un atto di guerra».

Una posizione condivisa anche da Usb, Cobas e Cub, che hanno dichiarato il loro sostegno alla mobilitazione.


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