CENTRI QUARTIERE

“La Bottega dei sogni”, presidio educativo per la comunità Nel quartiere della Marina il Centro è un punto di riferimento per bambini, adolescenti famiglie. Tra le attività, laboratori interculturali e una radio creata dai ragazzi

Valeria Ligas, Federico Melis e Alessio Pusceddu, ospiti nei giorni scorsi a Radio Kalaritana

Educazione, inclusione, laboratori interculturali, attività estive, al centro dell’impegno della “Bottega dei sogni”, nel quartiere La Marina a Cagliari, da anni punto di riferimento per bambini, adolescenti e famiglie. Coordinato da Valeria Ligas e portato avanti grazie al lavoro quotidiano di educatori come Federico Melis e Alessio Pusceddu – ospiti nei giorni scorsi a Radio Kalaritana – il centro è uno dei quattro spazi attivati dal Comune di Cagliari per rispondere ai bisogni sociali ed educativi delle comunità locali.

«La Marina è un quartiere multietnico, ricco di storie e culture – spiega Valeria Ligas –: il nostro impegno si fonda proprio sull’inclusione, sul sostegno scolastico e su attività ludiche e laboratoriali aperte a tutti, residenti e non, dai 5 ai 17 anni».

Attivo nella sua attuale sede dal 2016, il Centro non limita le attività all’interno della struttura, ma le estende negli spazi pubblici, piazze, parchi, spiagge. «Vogliamo – spiegano gli educatori – che i bambini si muovano in autonomia con i mezzi pubblici. Per noi è fondamentale l’idea della città come spazio educativo».

Dal 9 giugno prenderanno il via le attività estive, scandite da giochi, laboratori, uscite al mare, esperienze educative sul territorio. «L’obiettivo è che i bambini imparino a vivere la città – sottolinea Federico Melis – e si sentono cittadini a tutti gli effetti, protagonisti della loro comunità».

Tra i progetti più significativi,  “Accresce”, portato avanti dall’associazione di promozione sociale Efys (capofila dello stesso progetto), in collaborazione con il Comune di Cagliari, l’Università e altre realtà del terzo settore. Esso è stato selezionato da “Impresa Sociale Con i Bambini” e mira a costruire un modello di “quartiere educante”, capace di coinvolgere tutta la comunità. «Il motto è nessuno si educa da solo – spiega Melis –. La città deve diventare una scuola diffusa». Tra le iniziative, corsi di lingua italiana per donne straniere, formazioni per tutta la rete educante e momenti di co-progettazione con le famiglie e i residenti del quartiere.

Un’altra iniziativa è “Radio Smart”, un progetto radiofonico ideato dai ragazzi per i ragazzi. «Vogliamo che i giovani si raccontino   – spiega Alessio Pusceddu – . Abbiamo rubriche su musica, cinema, ma anche sulla cultura cittadina». La radio diventa così un mezzo per stimolare la cittadinanza attiva e rafforzare curiosità e partecipazione, anche nei più giovani.


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