
(foto Domus de Luna)
Sarà il sapore del Pani Frattau a raccontare l’Italia nella sede mondiale dell’UNESCO, dove la Cooperativa I Buoni e Cattivi sarà protagonista di una cena ufficiale rivolta ai delegati dei 194 Stati membri e dei 12 membri associati.
L’evento si inserisce nel contesto della candidatura della “Cucina Italiana” a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, attualmente all’esame dell’UNESCO. A rappresentare l’Italia sarà una brigata speciale: cuochi, operatori e giovani formati dalla cooperativa sociale sarda I Buoni e Cattivi, esempio virtuoso di impresa che unisce eccellenza gastronomica e inclusione lavorativa.
Cucina e inclusione: l’Italia che unisce sapori e valori
L’iniziativa, dal titolo “Work Inclusion: Talents and Skills in Italian Cuisine”, è promossa dal Ministero per le Disabilità con l’obiettivo di valorizzare modelli italiani di ristorazione etica capaci di generare lavoro e opportunità per persone con disabilità o fragilità sociali.
«Cucinare a Parigi rappresentando l’Italia è un grande onore e una grande responsabilità – dichiara Giuditta Cavallini, Presidente della Cooperativa. Porteremo con noi la passione, la competenza e la bellezza di chi ogni giorno dimostra come l’inclusione non sia una forma di solidarietà bensì una via per raggiungere l’eccellenza. Le persone che lavorano con noi hanno talento e determinazione, una professionalità che merita di essere riconosciuta anche a livello internazionale».
A guidare la brigata sarà Ugo Bressanello, fondatore della Fondazione Domus de Luna, che da oltre vent’anni promuove progetti sociali in Sardegna, offrendo accoglienza, educazione e futuro a bambini, donne e uomini in difficoltà.
«Cucinare e servire Pani Frattau a Parigi, nella sede mondiale dell’Unesco, è un traguardo che solo pochi anni fa sarebbe stato impensabile da raggiungere – afferma Bressanello. Rappresentiamo oggi con orgoglio un pezzo importante della società italiana che vuole proporre una ricetta di lavoro e di comunità diversa, che unisce le persone, che crede nella bellezza della partecipazione e nel gusto della diversità».
Domus de Luna nasce nel 2005 per sostenere l’infanzia e l’adolescenza a rischio. Riconosciuta dal Ministero dell’Interno e dalla Regione Sardegna, gestisce comunità di accoglienza, centri educativi e iniziative culturali e sociali nei quartieri periferici.
Nel 2010 dà vita alla Cooperativa Buoni e Cattivi, realtà che ha offerto percorsi di formazione e lavoro a oltre 260 persone, tra cui ragazzi usciti da comunità, donne in situazioni di disagio e persone con disabilità. Oggi gestisce tre ristoranti, un bar, una pizzeria, un rifugio presso l’Oasi WWF del Cervo e della Luna e una struttura ricettiva con 12 camere e 3 appartamenti, impiegando 65 giovani lavoratori.
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.