
Decine di operatori socio-sanitari (OSS) dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari si preparano a una nuova protesta: domani, 16 settembre, si accamperanno sotto i portici di via Roma, sede del Consiglio regionale, per chiedere l’assunzione promessa e denunciare la loro situazione di precarietà.
Secondo una nota diffusa dai lavoratori, già nel novembre 2023 l’AOU di Cagliari aveva licenziato oltre quaranta OSS interni, assumendo personale precario proveniente da altre aziende sanitarie della Sardegna. Solo pochi contratti furono rinnovati con scadenze distribuite fino a luglio 2024, ma nessuno di essi venne prorogato, lasciando i lavoratori senza impiego.
«La nostra protesta – si legge nella nota – ha fatto da apripista ad altre realtà aziendali nella stessa condizione, come le ASL 5, 6 e 8 e l’ospedale Brotzu alcune delle quali ancora oggi prive di graduatorie di stabilizzazione».
Nonostante numerosi incontri e l’attenzione mostrata da diverse forze politiche, a settembre 2025 la precarietà degli OSS resta immutata e nessuna soluzione concreta è stata adottata.
«Dopo due anni di mobilitazioni pacifiche – conclude la nota dei lavoratori – riteniamo ora necessario protestare con fermezza per ottenere pari trattamento».
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