
L’aula del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato il disegno di legge che recepisce – con alcune modifiche – il decreto nazionale «Salva casa». Il provvedimento è passato con 28 voti favorevoli, 13 astensioni e due contrari. L’obiettivo è semplificare le norme edilizie, ma la Regione ha scelto di introdurre criteri più restrittivi rispetto alla norma nazionale.
Tra le principali differenze: la superficie minima dei monolocali resta di 28 mq, contro i 20 previsti a livello statale. Per le altezze minime: 2,40 metri per gli edifici già realizzati entro il 24 maggio 2024, mentre le nuove costruzioni dovranno rispettare un’altezza minima di 2,70 metri (la legge nazionale prevede 2,40 in entrambi i casi).
Sulle difformità edilizie, la soglia di tolleranza aumenta fino al 20% per quelle parziali e al 30% per quelle totali, ma solo per immobili realizzati prima del 24 maggio 2024. Per le nuove costruzioni restano i limiti del 10% e del 20%.
Il presidente della quarta commissione, Roberto Li Gioi (M5S), ha definito la norma «un esempio di buona politica». Voti contrari da Alessandro Sorgia (Lega) e Stefano Schirru (Alleanza Sardegna): «Una legge arrivata in ritardo – ha detto Sorgia – che penalizza famiglie e imprese, troppo restrittiva per le esigenze della Sardegna».
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