
L’aula del Consiglio regionale
Dopo le elezioni comunali a Nuoro, che hanno confermato la tenuta della maggioranza di campo largo, l’attenzione si sposta sul Consiglio regionale sardo, chiamato a discutere il disegno di legge 83 sul riordino della normativa urbanistica ed edilizia. Il provvedimento, ribattezzato «Salva casa sardo», punta a semplificare e aggiornare le regole locali, armonizzandole con quelle nazionali.
L’assessore agli Enti locali, Francesco Spanedda, ha chiarito che si tratta di un recepimento selettivo del decreto nazionale, nel rispetto dell’autonomia della Sardegna. Tra i punti critici, la dimensione minima dei micro alloggi: il testo nazionale consente unità abitative di 20 mq, ma la proposta regionale fissa il limite a 28.
Secondo Gigi Piano (Pd), relatore di maggioranza, la legge rappresenta un intervento di modernizzazione del sistema edilizio isolano. Più critico Antonello Floris (Fdi), che teme un’impugnazione da parte del governo e richiama l’autonomia dei Consigli comunali nel definire standard abitativi.
Spanedda però rassicura: la Regione agisce nel rispetto delle sue competenze, offrendo una cornice normativa chiara e utile per cittadini, imprese e amministrazioni. La discussione continuerà in Aula nei prossimi giorni.
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