I dati

Lavoro minorile in crescita, record nazionale e allarme in Sardegna Unicef: in Italia quasi 81.000 minorenni lavorano, il 6,2% in Sardegna. Mattarella: «È emergenza sociale»

Immagine simbolo del lavoro minorile

Nel 2024 l’Italia ha raggiunto un triste primato: quasi 81.000 minorenni tra i 15 e i 17 anni risultano occupati, secondo il nuovo rapporto Unicef diffuso nella Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Un dato in crescita, che segnala un fenomeno sempre più preoccupante, soprattutto nel Sud e nelle Isole.

La Sardegna si colloca tra le regioni con la maggiore incidenza, con un 6,2% di under 18 che lavora: il quinto dato più alto in Italia, pari alla Puglia, ma dietro a regioni come Trentino Alto Adige (21,6%) e Valle D’Aosta (15,3%).

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto sull’emergenza, ricordando che nel mondo sono oltre 160 milioni i minori coinvolti in lavori che mettono a rischio salute e libertà. Ha inoltre ribadito che la Costituzione italiana, negli articoli 31 e 34, impone il dovere di proteggere l’infanzia e garantire il diritto allo studio.

Dai 51.845 minorenni lavoratori del 2021, si è passati ai 80.991 del 2024. Parallelamente, sono aumentati anche gli infortuni sul lavoro tra i giovanissimi: nel 2023 sono state 18.825 le denunce, rispetto alle 5.816 del 2020, con sei vittime under 18 negli ultimi cinque anni.

Mattarella ha infine lanciato un monito: «Operare per i diritti dei bambini è un dovere sociale che misura la civiltà di un popolo».


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