
Un viaggio tra emozioni, ironia e poesia, per esplorare le molteplici sfaccettature dell’animo umano.
È questo il cuore della Stagione Teatrale 2025-2026 dal titolo «Emisfero Destro», organizzata da L’Effimero Meraviglioso al Teatro Civico di Sinnai con la direzione artistica di Maria Assunta Calvisi, e realizzata con il patrocinio e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Sinnai.
Il cartellone propone quindici spettacoli tra prosa, musica e danza, oltre a un fuori programma, con la partecipazione di compagnie e artisti isolani e nazionali.
Un percorso che unisce nuove drammaturgie, riletture di classici, storie di donne, ritratti d’artista e testimonianze di vita, invitando il pubblico a «pensare con il cuore», contro pregiudizi e barriere culturali.
Il programma: tra commedie, drammi e musica
L’apertura è affidata l’11 e 12 ottobre ad Alessandro Benvenuti con la sua commedia «Certi di Esistere», una riflessione ironica e pungente sul mestiere dell’attore.
Il 18 ottobre spazio a «Rita» di Marta Buchaca, che affronta con delicatezza il tema dell’eutanasia, mentre il 25 ottobre sarà la volta di «Ricordati di vivere / L’ultima udienza» di Silvia Cattoi e Juri Piroddi, dedicato alla sicurezza sul lavoro.
L’8 novembre arriva l’omaggio ad Amy Winehouse con «Io & Amy» di Paolo Putzu, seguito il 15 novembre da «5 Minuti» di Mario Mascitelli, sul tempo sospeso di un provino.
Il 22 novembre Tiziano Polese porta in scena la storia di Johanna van Gogh-Bonger, cognata del celebre pittore che ne fece conoscere al mondo il talento, mentre il 29 novembre Riccardo Massai guida il pubblico nel viaggio de «Il Milione» di Marco Polo.
A dicembre, il 7, risate con «Scatole Cinesi» di Michael Frayn, adattato da Giuseppe Ligios, e il 23 gennaio arriva «Celeste» di Fabio Pisano, storia della controversa «Pantera Nera» del ghetto di Roma.
Il nuovo anno prosegue con «Anche in casa si possono provare emozioni forti» di Caterina Filograno (31 gennaio), «Riot Act» di Alexis Gregory (7 febbraio), e «Anastasia» del Centro Studi Danza Arabesque (28 febbraio), che rievoca la leggenda della granduchessa russa.
L’8 marzo sarà protagonista «La cameriera di Puccini» di Nicola Zavagli, mentre il 14 marzo Sergio Vespertino proporrà «Fiato di Madre», ironica riflessione sul rapporto madre-figlio.
La stagione si chiude il 28 marzo con «Quel mattino di marzo» di Nino Nonnis, dedicato alla tragedia mineraria di Buggerru.
Fuori programma, il 21 febbraio, «Femminile Plurale 2.0 plus» di Maurizio Anichini, tributo a grandi donne della storia e alle eredi del futuro.
Tra emozioni e impegno civile
La stagione «Emisfero Destro» si presenta come un mosaico di linguaggi e sensibilità: dalla leggerezza della commedia all’intensità dei drammi storici e sociali, dalla musica al teatro danza. Un invito a riflettere sulla fragilità della condizione umana, sui diritti civili e sulle responsabilità individuali, sempre con uno sguardo aperto alla bellezza e alla poesia della scena.
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